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VALTELLINA TERRA DI MIGRANTI

A margine del convegno dei Cardiologi organizzato anche quest’anno a Bormio grazie all’impegno profuso dall’emerito prof. Livio Dei Cas, è stata presentata la nuova pubblicazione curata dal Centro Studi Storici Alta Valtellina con il sostegno della Banca Popolare di Sondrio. “Valtellina terra di migranti”, questo il titolo e il tema scelti per l’edizione 2019, dove l’analisi del fenomeno oggi così drammaticamente attuale si dipana dai lontani secoli passati, invitandoci a una riflessione più ampia sulle problematiche connesse alle migrazioni.

VALTELLINA, TERRA DI MIGRANTI

Tornano le “Giornate Bormiesi di Cardiologia”, che per il 27° anno porteranno a Bormio i cardiologi di tutta Italia per confrontarsi su tecniche e aggiornamenti in atto nella loro professione. Nell’ambito di questi incontri, come è ormai tradizione da 9 anni, verrà presentato un volume legato alla storia del territorio edito in collaborazione con il Centro Studi Storici Alta Valtellina e che verrà presentato nella giornata di venerdì 12 aprile 2019 (ore 17.45, Sala Congressi Bormio Terme).

TRADIZIONI CHE SOPRAVVIVONO: “AL MARZARÖL DE ÒGA, FESTA DI PRIMAVERA”

Una magnifica eredità culturale che tuttora viene trasmessa con cura da ogolino a ogolino. Questa è la tradizione del “marzaröl” che si celebra nel piccolo paese ai primi tre giorni di marzo, è il modo con cui gli ogolini festeggiano la primavera e – per l’occasione – fanno un po’ di baldoria, non dissimilmente da altri riti sparsi in tutte le vallate alpine (anche vicino a noi). La piccolezza e la ristrettezza di una frazione, però, fanno sì che certe usanze persistano e si tramandino pervicacemente, quasi come un simbolo di identità locale.

FRAMMENTI DI STORIA – ALLE ORIGINI DELLA ZONA EXTRADOGANALE

La tendenza a ritenere che i privilegi fiscali di Livigno nascano in epoca recente, con il riconoscimento della zona extradonagale, è quanto di più sbagliato ci possa essere. Lo afferma decisamente Ilario Silvestri in un articolo risalente al 2000, il cui l’incipit è già chiarificatore: l’origine dei privilegi fiscali di Livigno “è da cercare in tempi assai remoti, verosimilmente in epoca romana”.

L’È FORA GENEIRON… HA PORTATO LA NEVE!

Fortunatamente – accanto alle feste di importazione straniera che si sviluppano uguali da un capo all’altro dell’Italia – restano vive le tradizioni locali che danno sicuramente ai paesi un’impronta unica e inimitabile. Una di queste è “L’è fora geneiron”, usanza secolare e popolare legata al ciclo delle stagioni. Fino a pochi decenni or sono l’economia si basava sull’agricoltura e la pastorizia e attorno a queste ruotavano le attività umane e si organizzava la vita familiare e sociale.

LA FESTIVITÀ DI S. LUCIA IN ALTA VALLE

In gran parte dell’Alta Valle e in molte zone nordiche il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia, la martire siracusana che nella simbologia è venerata come protettrice della vista, anche se il suo supplizio non ebbe nulla a che vedere con gli occhi: S. Lucia, infatti, venne dapprima condannata al postribolo, quindi sottoposta a diversi tormenti ed infine decapitata. Questa identificazione con gli occhi si deve – quasi certamente – con la comune radice etimologica tra il nome proprio Lucia (da lux, lucis = luce) e il sostantivo “luce”, che per i cristiani va intesa come “luce spirituale”.

S. AMBROGIO IN ALTA VALLE

Si avvicinano ormai le festività e questo fine settimana è quello legato all’Immacolata e a S. Ambrogio, un binomio molto sentito in Alta Valle perché legato ai tanti affezionati milanesi che qui amano trascorrere le loro vacanze e perché spesso questa ricorrenza segna l’avvio vero e proprio della stagione invernale. Ambrogio è universalmente noto come il patrono di Milano: i meneghini lo venerano con somma devozione e si sentono inscindibilmente legati e rappresentati dal suo nome; possiamo tuttavia scovare qualche sua traccia anche nel nostro comprensorio.