CHIESE APERTE 2019 HA SODDISFATTO PIENAMENTE LE ATTESE
29 ottobre 2019
Un’estate esaltante quella dell’edizione 2019 di “Chiese Aperte”, l’iniziativa che garantisce un prezioso servizio di accompagnamento e divulgazione storico-culturale alla scoperta delle tante chiese sparse sul territorio comunitario, da Livigno a Sondalo, da quelle sempre “funzionate” a quelle sconsacrate, da quelle maestose a quelle più umili e scarne. I dati parlano chiaro, ancorché non completi del tutto: i numeri di coloro che hanno frequentato a vario titolo le visite guidate sono importanti e in alcuni casi addirittura sorprendenti. A S. Gallo si sono superate le 300 presenze, a S. Bartolomeo si sono toccati 245 visitatori, altri 159 hanno varcato la soglia di S. Spirito… Una bella soddisfazione per i volontari che hanno messo anima e corpo in questa iniziativa, sia quelli di “vecchia data” sia quelli di nuova formazione, che hanno risposto entusiasticamente all’appello lanciato a spron battuto nella scorsa primavera da enti ed associazioni comprensoriali.
Da quest’anno il ciclo di Chiese Aperte è stato ripreso in mano dalla Comunità Montana Alta Valtellina in collaborazione con Emanuela Gasperi dell’ufficio socioculturale del comune di Bormio, in modo tale da poter contare su un coordinamento più strutturato. Negli ultimi anni, infatti, l’organizzazione delle visite e la gestione dei volontari sono stati totalmente in carico ai singoli uffici comunali o alle Pro Loco ed è stato grazie a loro se turisti e residenti hanno potuto continuare ad usufruire di questo importante servizio culturale. Che è di molteplice utilità: rende visibili opere che normalmente sono precluse, offre un tassello in più al ventaglio di iniziative turistiche, fornisce piccoli elementi di cultura locale alla stessa popolazione che ne ignora la storia.
Abbiamo ascoltato il parere di tre simpatiche turiste in vacanza in Alta Valle, affezionatissime non solo del nostro territorio (frequentato sin da bambine), ma anche appassionate frequentatrici delle proposte offerte durante la stagione. Cristina, Mary e Carla sono rispettivamente figlia, mamma e nonna di Viganò Brianza (LC), con casa in affitto a Frontale. Loro, molto meglio di chiunque altro di noi, hanno capito l’importanza di non fermarsi di fronte ai confini territoriali, ma di sfruttare quanto di bello c’è in tutti i dintorni, ovviamente seguendo la loro inclinazione personale. “Noi amiamo moltissimo fare passeggiate nei boschi e ci muoviamo spesso in direzione anche degli altri comuni. Conoscevamo già l’iniziativa Chiese Aperte, ma quest’anno abbiamo deciso di programmare una serie di visite seguendo di volta in volta il calendario proposto: abbiamo visitato tantissime chiese e abbiamo scoperto tante cose utili ed interessanti. Ci è anche capitato di vedere due volte la stessa chiesa ma con guide differenti, perché ognuna dava la sua impronta particolare alla spiegazione e alcuni dettagli potevano essere diversi… è stato molto arricchente per tutte noi!”
All’edizione 2019 di Chiese Aperte, poi, non ci sono stati solo “Ciceroni”: l’intraprendenza del gruppo di volontari ha portato ad alcune proposte davvero singolari, ad esempio una messa mattutina nella minuscola e semisconosciuta chiesetta di S. Gottardo, celebrata da don Mario con intermezzi di violino e seguita da una deliziosa colazione con prodotti confezionati dagli stessi volontari. O la collaborazione con il coro femminile La Reit, che in diverse chiese, a turno, si è esibito al termine della visita guidata, aggiungendo ulteriore fascino al contesto.
Anna
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