La nostra Valtellina offre escursioni e itinerari di grande fascino, anche vicino a casa. Il Cai Valfurva lo sa bene e periodicamente organizza gite nelle valli di prossimità, come quelle livignasche. Alpe Vago, val Nera, valle delle Mine… luoghi dove è difficile incontrare grandi masse di persone e che conservano una bellezza un po’ selvaggia.
Come è ormai tradizione, il Cai Valfurva trascorre il Ferragosto sulle montagne di casa; questa volta in programma c’era la salita al Passo dell’Ables e quindi al bivacco Provolino (mt. 3050) dalla 2^ Cantoniera sulla S.S. dello Stelvio. Tanti i partecipanti, che colgono l’occasione per rinfrescarsi ai tremila metri di quota e per perlustrare un itinerario che reca un po’ ovunque le tracce della Grande Guerra.
40 anni di attività ininterrotta e un punto di riferimento imprescindibile per tutto il territorio: il CAI Valfurva nasce nel 1978 senza troppe pretese, ma oggi è diventato un piccolo esempio di operosità concreta che travalica anche i confini della sua valle. Dalle collaborazioni in loco fino ai servizi televisivi…ne ha percorsa di strada la sezione!
Marco Confortola rientra dalla spedizione in Nepal senza aver agguantato la cima del Kanchenjunga: il forte alpinista della Valfurva è tornato sui suoi passi quando ancora mancavano circa 600 mt alla vetta, ma ciononostante ha trovato il tempo per scattare qualche foto a quota 8000 e immortalare, oltre allo stupendo panorama, il gagliardetto del CAI Valfurva, con il quale Marco ha mosso i suoi primi passi (il presidente Luciano Bertolina se lo ricorda molto bene quando era un piccolo “selvadek”!) e con il quale tuttora collabora per attività di divulgazione e soprattutto di avvicinamento de