BORMIO-CORTINA, UN’AVVENTURA IN E-BIKE SUGLI ITINERARI DELLE OLIMPIADI INVERNALI

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BORMIO-CORTINA, UN’AVVENTURA IN E-BIKE SUGLI ITINERARI DELLE OLIMPIADI INVERNALI

Mer, 30/06/2021 - 11:09
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Tre tappe attraverso le ciclabili per toccare le sedi dei Giochi 2026

30 giugno 2021

Un’idea improvvisata, ma non per questo meno riuscita!

Ovvero: in prospettiva Milano-Cortina, perché non pensare di unire l’Alta Valle alle Dolomiti con un itinerario in bicicletta che tocchi le principali sedi dei giochi olimpici invernali? Detto e fatto, Enrico Maccarini di E-Stelvio ha messo a disposizione alcune delle sue e-bike e senza troppa fatica ha trovato 5 volontari che ieri sono partiti da Bormio e in 3 tappe arriveranno a Cortina per celebrare idealmente il prossimo appuntamento olimpico.

È stata un’intuizione fulminea – ci confida “Macca” – però mi piacerebbe che diventasse un appuntamento fisso per i prossimi anni per accompagnare l’avvento delle Olimpiadi invernali 2026. Questa è l’edizione “numero Zero”, assemblata senza troppi fronzoli e in maniera un po’ goliardica, ma in futuro si potrebbe pensare a qualcosa di più strutturato e suddiviso in più appuntamenti. Ci sembrava una bella idea sia per unire in uno stesso filo conduttore le località che ospiteranno i Giochi, sia per ricordare l’importanza dell’evento, sia per promuovere gli scambi tra le vallate alpine, in particolare dal punto di vista ecosostenibile. I partecipanti, infatti, pedaleranno tutti con delle bici assistite che sono attrezzate apposta per questi viaggi, un veicolo in cui noi di E-Stelvio crediamo molto perché possono diventare un formidabile strumento per spostamenti lunghi e sostenibili. Abbiamo avuto anche il sostegno di Kilpy che ci ha fornito qualche maglia tecnica”.

Il percorso – precisa Maccarini – è stato studiato principalmente in funzione dei centri individuati come sede delle competizioni olimpiche, però abbiamo tenuto conto anche dei tracciati ciclabili esistenti, che in alcune zone sono ben sviluppati e realizzati molto beneInoltre, vogliamo far capire che questo tipo di turismo è accessibile a tutti, non è necessario essere grandi atleti per pianificare un viaggio di questo tipo, bisogna solo avere un po’ di spirito di avventura e coraggio nel lanciarsi!

Dino, Marco, Leone, Mario e Aldo sono partiti con l’entusiasmo giovanile di una scampagnata fra amici. Dopo aver valicato lo Stelvio hanno fatto tappa a Merano, quindi si sono portati a Moena e infine a Cortina, attraversando tutta la val di Fiemme. “È un’esperienza che rifarei subito!” – ci racconta Marco al termine della “scampagnata” -; “a parte la bella compagnia, è sicuramente un modo di viaggiare che dà tanto in termini di vissuto, perchè ci consente di godere appieno dei paesaggi e degli incontri con le persone. L’unica cosa da non sottovalutare è la batteria, perchè la carica va dosata in base al percorso che si intende fare. Noi, ad esempio, abbiamo scalato circa 2000 mt di dislivello ogni giorno e perciò, nei tratti in pianura, abbiamo disattivato del tutto la batteria per risparmiarla. Ad ogni modo, rientriamo carichi e contenti da questa piccola incursione nel cuore delle Alpi. Sulle ciclabili abbiamo incrociato tanta gente, pedalatori occasionali o in viaggio come noi; il futuro sarà sempre più in questa direzione e speriamo che le strutture riescano ad adeguarsi sempre meglio per l’accoglienza“.

Se la mobilità alpina impostata sui trafori è ancora ferma ai progetti (e ai sogni…), la mobilità “dolce” o slow è invece già una realtà e potrebbe ulteriormente svilupparsi in una rete di collegamenti transnazionali (attraverso piste ciclabili e convenzioni alberghiere) che nulla toglierebbero alla comodità di una vacanza organizzata.

Se qualche lettore si ritrovasse in questo spirito, può candidarsi per il tour del prossimo anno!!!!

 

Anna

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