FRAMMENTI DI STORIA. LA DONNA SOLA, UN "PERICOLO SOCIALE" NEI SECOLI PASSATI
Nei secoli passati lo stato nubilare della donna costituiva un problema di ordine sociale non indifferente.
Nei secoli passati lo stato nubilare della donna costituiva un problema di ordine sociale non indifferente.
Molti appassionati di storia avranno trovato la sorpresa di ricevere anche quest’anno il Bollettino Storico Alta Valtellina direttamente dalle mani dei ragazzi del settore Special Sport dell’US Bormiese. Da qualche tempo, infatti, si è instaurata una bella collaborazione tra il Centro Studi Storici Alta Valtellina, che realizza la pubblicazione di storia locale, e questo gruppo di ragazzi “Special Sport”.
Nel 1779 lo storico ed ecclesiastico inglese William Coxe viaggiò attraverso le Alpi toccando, tra le altre località, i Grigioni e i territori ad essi soggetti. Gli appunti di viaggio, sotto forma di lettere, furono raccolti nel decennio successivo nella pubblicazione “Travels in Switzerland”, di cui gli alunni del Liceo e dell’ITC dell’Istituto Alberti hanno curato, nell’a.s 2012/2013, la traduzione.
Un’assemblea nella continuità, quella che ha caratterizzato il Centro Studi Storici Alta Valtellina riunito per la prima volta in presenza in sessione plenaria dopo il biennio nefasto del covid.
Se qualcuno volesse conoscere nel dettaglio il funzionamento delle istituzioni locali bormine nel Quattrocento, dovrebbe leggere questo contributo di M. Della Misericordia, in cui vengono descritti anzitutto i poteri amministrativi (podestà, cancellieri, magistrati, deputati, Consigli e altri ufficiali) e in secondo luogo le tensioni che si potevano innescare allorquando qualche forestiero tentasse di penetrare nella rigida gerarchia precostituita.
Tra i vari processi di stregoneria che interessarono il territorio del Bormiese, merita particolare segnalazione quello che ebbe per protagonista Domenica figlia di Vitale Pradella di Semogo, moglie di Andrea Morcelli. Domenica, detta Castelera, nel corso di 20 anni circa era stata inquisita addirittura 3 volte: nel 1624 per ingiurie, nel 1630-1633 per stregoneria e nel 1644 con la stessa fatale accusa.
Uomo di specchiata onestà e grande dirittura morale il maestro Luigi Filippo Manciana fu una figura di spicco nella piccola comunità di Valfurva, dove ricoprì l'incarico di maestro e sindaco. Ma più in generale, fu uomo di grande impegno civico che si spese senza riserve per la povera comunità furiccia, alla quale era legato da un profondo amore e rispetto, come si evince dalla corrispondenza che ci ha lasciato, studiata e pubblicata grazie al lavoro di Luciano Suss.
Nel Trecento i maggiorenti di Bormio ordinarono la redazione di una serie di documenti per dare una migliore organizzazione alle istituzioni civili: fortunatamente molti si sono conservati sino a oggi, consentendoci di aggregare un insieme archivistico preziosissimo che ben pochi comuni oggi possiedono e di far luce su alcuni fondamentali aspetti storici della Bormio medievale.
Davide Cavalli ci conduce in un interessante excursus di storia sondalina alle radici dell'istituzione comunale e dell’organizzazione territoriale preesistente; un percorso di studio e di ricerca che parte dall’epoca longobarda e giunge sino al Quattrocento, quando il comune è una realtà ormai affermata e affrancata dalle interferenze signorili.