"La Via del Latte" prosegue, ecco i primi risultati
Chiuro, 2 dicembre - Accanto al concorso "Latte di Natale", che ha visto i bambini delle scuole valtellinesi impegnati a realizzare disegni sul tema del viaggio per arricchire le confezioni di latte in occasione delle feste, la Latteria di Chiuro accompagna nelle scuole di Sondrio il progetto “La via del latte, fra tradizione e futuro”. Promosso da Magia Verde Onlus, con il contributo di ERSAF, Regione Lombardia, Fondazione ProValtellina e il patrocinio dell’Assessorato all’Educazione del Comune di Sondrio, il percorso è giunto al termine della prima fase. L'iniziativa ha coinvolto 54 studenti della Valtellina - 33 della Scuola Primaria Credaro e 21 dell’Istituto Agrario Piazzi di Sondrio - attraverso il questionario "Io e il latte", per esplorare le percezioni e le abitudini alimentari legate al consumo di latte.
Differenze generazionali nell’immaginario del latte
I dati raccolti evidenziano una netta distinzione tra il modo in cui bambini e adolescenti percepiscono il latte. Mentre i bambini della primaria lo associano a immagini di purezza e dolcezza, come "nuvola" e "cuscino", gli adolescenti dell’Istituto Agrario Piazzi lo vedono in un’ottica più concreta, legata alla produzione e al settore lattiero-caseario. "Questo cambiamento riflette l’evoluzione della consapevolezza e delle conoscenze dei ragazzi, influenzata dal loro percorso di studi", spiega Chiara Rossi, sociologa responsabile del monitoraggio del progetto.
Degustazione guidata: curiosità e apprezzamento
Oltre al questionario, i partecipanti hanno preso parte a una prova di assaggio guidata, durante la quale hanno potuto scoprire le diverse sfumature di gusto del latte. Nonostante le differenze di gradimento emerse tra i gruppi - con i bambini che hanno mostrato un apprezzamento maggiore per il gusto del latte e gli adolescenti che hanno mostrato maggiore inclinazione verso sue caratteristiche tecniche - è stato evidente il grande interesse da parte di entrambi nel conoscere meglio questo alimento. L'esperienza ha stimolato la curiosità dei giovani, contribuendo a rafforzare la loro comprensione del latte come prodotto fondamentale della nostra alimentazione.
Consumo, preferenze e lo yogurt come alternativa
Il gradimento rimane elevato in entrambe le fasce d’età (circa il 72%), ma la frequenza di consumo diminuisce con l’età: il 42% dei bambini beve latte quotidianamente, contro solo il 23% degli adolescenti. La colazione è il momento preferito per il consumo, soprattutto tra i più piccoli, mentre per i ragazzi più grandi il latte diventa un ingrediente utilizzato in varie ricette.
Il questionario ha anche esplorato l'uso dello yogurt come alternativa al latte: il 64,4% degli intervistati considera lo yogurt una valida sostituzione, con una leggera preferenza nei bambini (63%) rispetto agli adolescenti (57%). I bambini lo consumano prevalentemente come spuntino a merenda, mentre gli adolescenti tendono a diversificare, utilizzandolo anche in abbinamento a frutta o all'interno di ricette. Questo riflette una visione più articolata e versatile dello yogurt tra i ragazzi più grandi.
Conoscenza e produzione del latte
Gli adolescenti dell'Istituto Agrario Piazzi dimostrano una maggiore familiarità con le diverse tipologie di latte e con i processi produttivi, grazie alla loro formazione scolastica in ambito agrario. Il 90,5% degli studenti agrari dichiara di conoscere le fasi di produzione del latte, rispetto al 64% dei bambini della Scuola Primaria Credaro.
"L’indagine - conclude Rossi - mette in evidenza come il latte, pur attraversando un'evoluzione nell'immaginario e nelle abitudini, rimanga un alimento di riferimento per tutte le età. Dalla purezza evocata dai bambini alla visione concreta degli adolescenti, il latte continua ad adattarsi e a mantenere un ruolo centrale nella dieta quotidiana, confermandosi come alimento universale e versatile".
Il progetto prosegue con la realizzazione di un film documentario realizzato dai giovani per i giovani, per approfondire il loro legame con il mondo della produzione sostenibile del latte in Valtellina.
Matilde Robustelli
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