SANTUARIO DI GALLIVAGGIO (SO): NEL GIORNO ANNIVERSARIO DELLA FESTA DELL’APPARIZIONE L’ANNUNCIO DELL’ASSEGNAZIONE DEI LAVORI DI RECUPERO PER IL SANTUARIO

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SANTUARIO DI GALLIVAGGIO (SO): NEL GIORNO ANNIVERSARIO DELLA FESTA DELL’APPARIZIONE L’ANNUNCIO DELL’ASSEGNAZIONE DEI LAVORI DI RECUPERO PER IL SANTUARIO

Gio, 10/10/2024 - 14:15
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10 OTTOBRE 2024

L’anniversario dell’Apparizione della Beata Vergine Maria, avvenuta il 10 ottobre 1492 fra i boschi di Gallivaggio (Sondrio), lungo la strada che conduce al Passo dello Spluga, coincide quest’anno con la notizia dell’assegnazione dei lavori di recupero dell’omonimo Santuario.

La chiesa è la terza costruita sul luogo dell’Apparizione. Le precedenti, datate 1493 e 1510, furono sostituite dall’attuale edificio, eretto a partire dal 1598 e benedetto nel 1610 dall’allora vescovo di Como Filippo Archinti. Dedicato a Maria Madre di Misericordia, il Santuario fu gravemente danneggiato dalla rovinosa frana di migliaia di metri cubi di roccia, fango E alberi che, il 29 maggio 2018, si abbatté su chiesa, campanile e strutture adiacenti. Il complesso, nonostante la massa e il violentissimo impatto dei detriti, rimase in piedi.

Oggi, 10 ottobre 2024, dopo sei anni di attività necessari per la messa in sicurezza dell’area, per le progettazioni e per l’articolarsi dell’iter burocratico, è possibile annunciare che la procedura negoziata per l’affidamento dei lavori si è conclusa recentemente e la Diocesi di Como, ente appaltante, si appresta a firmare il contratto di appalto con l’azienda aggiudicatrice.

La cantierizzazione inizierà ragionevolmente entro fine novembre, secondo le modalità indicate dalle autorizzazioni della Soprintendenza che prescrive come primo passaggio, propedeutico alle successive fasi operative, la realizzazione di test, saggi stratigrafici e approfondimento della campagna diagnostica.

Il termine dei lavori è previsto indicativamente per fine 2026 con l’obiettivo di rendere fruibile il Santuario al pubblico.

Questo primo traguardo è il frutto di un proficuo lavoro di rete con le istituzioni locali, regionali e il Ministero della Cultura: la Diocesi esprime nei confronti di tutti il riconoscimento per la collaborazione fattiva di questi lunghi mesi e per il contributo messo a disposizione.

L’Accordo di Programma riguarda la riconsegna del Santuario al pubblico per un importo pari a 4 milioni e 650mila euro, di cui 2 milioni finanziati da Regione Lombardia, 1 milione e 650mila euro dalla Provincia di Sondrio e il resto in capo alla Diocesi di Como.

Nei prossimi mesi inizierà una campagna di raccolta fondi per sensibilizzare e per dare a tutti la possibilità a tutti di contribuire, in modalità semplice ai lavori di ripristino del Santuario, ciascuno in base alle proprie disponibilità e desideri.

In un tempo così minacciato da conflitti e tensioni, il Santuario di Gallivaggio è lì a ricordarci, anche con questo inizio lavori, che la nostra Diocesi e l’umanità intera sono assetate di Misericordia. E Maria, Madre Sua, ancora una volta intercede perché queste ferite siano amate e sanate da Dio Trinità d’Amore.

Nel maggio 2018, all’indomani della frana, il Vescovo Oscar Cantoni, in un suo messaggio di riflessione, riportò lo stupore di un geologo, il quale, «incaricato di sorvegliare il progressivo smottamento», rilevò che «la massa rocciosa, dopo il distacco, ha deviato rispetto alla direttrice del santuario. Precipitando si è sbriciolata e quindi non sono caduti sassi di grosse dimensioni». Come credenti, scrisse ancora il Vescovo, «abbiamo il diritto di affermare, senza timidezza alcuna, che una mano provvidenziale, quella di Maria, è intervenuta a tutela e a difesa del Santuario, come già è capitato nei tempi passati, dando un ulteriore segnale di vicinanza, di benevolenza e di affezione nei nostri confronti. A Gallivaggio Maria è di casa già dal lontano 1492 e qui esercita la sua maternità verso i discepoli del suo Figlio… A noi è data la felice possibilità di comprendere una volta in più cosa voglia dire per Maria essere madre. Attribuire a Maria il termine Madre significa riconoscere la sua vicinanza, l’interesse e la tutela dei suoi figli; esprime la compassione e la tenerezza nei confronti di quanti accolgono la sua protezione; manifesta la premura e il sostegno di Maria nell’ora della prova».

Enrica Lattanzi