“Avvistamenti di lupo in Valfurva” – La comunicazione ufficiale del Parco
Bormio, 15 ottobre 2022
A seguito della pubblicazione dell’articolo ‘Branco di lupi colpisce in Val Zebru’, uscito in data 13/10 sul quotidiano La Provincia ‘, il Parco dello Stelvio ritiene doveroso un chiarimento riguardo le informazioni riportate nel testo. La precisa scelta di trasparenza comunicativa e lo sforzo di ricerca fatti dal Parco per monitorare la presenza del lupo sul territorio, fanno si che una corretta informazione risulti cruciale nel garantire l’efficacia delle misure di prevenzione e per affrontare al meglio la presenza di questi animali sul territorio. Si rendono necessarie alcune precisazioni su un articolo che apre denunciando la predazione da parte di un branco di 8 lupi, su 8 capi di bestiame.
A partire dal 2019, oltre cinquanta fototrappole posizionate fra Bormio e il Passo Gavia, permettono agli operatori del Parco una verifica in costante aggiornamento della presenza di fauna selvatica presente sul territorio. “Da tempo abbiamo verificato la presenza sporadica, ancorché per periodi prolungati di individui di lupo sul territorio e abbiamo accertato diverse predazioni a carico del lupo, ma di fatto non abbiamo MAI registrato fino ad ora, con nessuno strumento di monitoraggio a nostra disposizione (fototrappole, segni di presenza, segnalazioni) la presenza di un branco stabile con cuccioli; non abbiamo alcuna evidenza quindi della presenza di un branco di otto individui” spiega Luca Corlatti, ricercatore del Parco dello Stelvio. “Fra le azioni del Parco dedicate al monitoraggio della presenza del lupo, inoltre, c’è anche la verifica da parte di personale formato, delle predazioni. Per quanto riguarda la predazione citata nell’articolo, la denuncia è arrivata tempestivamente alla squadra che recatasi sul posto è stata accompagnata a verificare la predazione su UN solo capo di bestiame. Qui, il personale incaricato ha effettivamente riscontrato i segni di predazione tipici del lupo, sull’unico animale, una capra, denunciato predato”.
“Da tempo abbiamo accertato la presenza di un branco nei pressi del Passo Gavia, in alta Valcamonica”, spiega Luca Pedrotti coordinatore scientifico del Parco dello Stelvio “è quindi del tutto naturale pensare che in Valfurva in tempi brevi possa formarsi un nuovo branco, ma finora non abbiamo mai avuto alcun segnale di presenza di un branco stabile in questa zona, solo di qualche singolo animale di passaggio. Nel caso in cui la presenza di un nuovo branco venga accertata” prosegue Pedrotti “il Parco ne ha sempre dato comunicazione tempestiva attraverso segnalazioni sul sito o alla stampa, questo proprio nell’ottica che una comunicazione chiara e trasparente da Parte del Parco metta in grado gli operatori e la comunità di agire in maniera tempestiva ed efficace nella prevenzione e nella gestione. Una comunicazione fuorviante, quindi, risulta in un’ottica di collaborazione Parco/comunità estremamente controproducente”.
Con questo chiarimento il Parco invita quindi la comunità a segnalare tempestivamente segni di presenza del lupo e predazioni, in maniera che queste possano essere verificate e si possa restituire un quadro chiaro della presenza di questi animali sul territorio. Questa collaborazione fra Parco e comunità è l’unico strumento veramente efficace per costruire strategie di mitigazione e prevenzione che siano davvero costruite sul territorio.
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