UNITÀ SPINALE UNIPOLARE: ALL'OSPEDALE MORELLI UN REPARTO DI ECCELLENZA CHE GARANTISCE ALTA QUALITÀ NELLE CURE

2
min di lettura

UNITÀ SPINALE UNIPOLARE: ALL'OSPEDALE MORELLI UN REPARTO DI ECCELLENZA CHE GARANTISCE ALTA QUALITÀ NELLE CURE

Mer, 15/06/2022 - 21:24
Pubblicato in:
Un percorso terapeutico multidisciplinare che può contare sul supporto di tutti i medici specialisti necessari

 

Presa in cura della salute del paziente a livello multidisciplinare lungo l'intero percorso, dagli interventi chirurgici alla riabilitazione, alla scelta, personalizzazione e addestramento all’uso degli ausili, all’avviamento allo sport. È l'offerta altamente qualificata dell'Unità Spinale Unipolare dell'Ospedale Morelli che può contare su medici specialisti, personale infermieristico e fisioterapisti che seguono il paziente garantendogli le cure, e l'assistenza di cui necessita, potendo contare sul supporto di medici di altri reparti: chirurghi di più specialità, urologi, pneumologi e infettivologi. 

Con la riorganizzazione dell'attività, resa necessaria a seguito delle ondate pandemiche e per la carenza di personale, Unità Spinale Unipolare e Neuroriabilitazione sono state riunite al primo piano del quinto padiglione. I posti letto delle due unità sono complessivamente 24. I 14 dell'Unità Spinale sono mediamente così suddivisi: 6-8 riservati a pazienti con lesione midollare acuta, 2 per malati con complicanze da lesioni da pressione, da trattare con interventi di chirurgia plastica presso la Chirurgia generale, 4-6 posti letto destinati alla gestione dei pazienti che necessitano di controlli periodici di importanza vitale, soprattutto per problematiche relative all’apparato urinario, all'intestino e respiratorie. ≪Facciamo molto, e sono gli stessi pazienti a riconoscerlo, ma vorremmo poter fare di più - afferma il dottor Luca Binda, direttore dell'Unità organizzativa complessa Unità Spinale e Neuroriabilitazione -: abbiamo gli spazi e possiamo contare sulla disponibilità della Direzione, purtroppo a frenarci è la carenza di personale, sia medico che infermieristico. Tutto il personale, a ogni livello, cerca di dare sempre il massimo, sia dal punto di vista professionale che umano, ma avremmo bisogno di altre figure che fatichiamo a trovare. Un problema comune ad altre Unità Spinali della Lombardia, che hanno dovuto ridurre i posti letto per la carenza di personale, per questo motivo, rispetto al periodo pre Covid, abbiamo liste d'attesa più lunghe≫. Dal 2020 sono stati banditi quattro concorsi per medici fisiatri, di cui tre andati a vuoto: per quanto riguarda l'ultimo, alla chiusura delle iscrizioni risultano tre partecipanti. L'auspicio è di trovare presto nuovi medici. Dallo scorso anno è stata riattivata la convenzione con l'Università degli Studi di Milano Bicocca per accogliere medici in formazione specialistica, in particolare un medico a turnazione semestrale. Per quanto riguarda gli infermieri, il turnover è elevato, poiché quelli neo assunti, perlopiù provenienti da fuori provincia, cercano sedi di lavoro più comode da raggiungere o più vicine ai luoghi di residenza, e bisogna considerare che per la gestione del paziente con lesione midollare servono competenze specifiche che si acquisiscono con l'esperienza a contatto del personale esperto. 

Dal punto di vista della Neuroriabilitazione, continua la gestione di pazienti portatori di cannule tracheali, con il fondamentale supporto della Chirurgia toracica e della Rianimazione, e il trattamento di pazienti con ventilazione meccanica con il supporto dei medici specialisti della Pneumologia. Presso l'Unità Spinale del Morelli è attivo il Centro ausili, presso il quale vengono valutati gli strumenti utili ai pazienti, che vengono scelti e personalizzati sulla base dei bisogni individuali. Un servizio che il reparto ha garantito anche durante l'emergenza covid-19, ottenendo buoni risultati con la consulenza anche a distanza in telemedicina. Il paziente, prima di essere dimesso e di fare ritorno nella propria abitazione, può contare su un ulteriore accompagnamento: il soggiorno in un appartamento cosiddetto "pre-dimissioni" consente di valutare le sue abilità e di migliorare l'addestramento di chi lo assisterà. 

Numerose sono le collaborazioni attive, tra cui quella con l'Università di Verona per studi multicentrici a livello italiano ed europeo riguardanti la ricerca sulla percezione corporea nei pazienti con lesione midollare. È inoltre garantita l'attività a supporto di tipo neuropsicologico, psicologico, logopedico, dietistico e fisioterapico, sia in presenza che attraverso la telemedicina, in collaborazione anche con l'Associazione Parkinson Valtellina, con la quale a luglio, presso il museo dei Sanatori, sarà organizzata una mostra di manufatti e dipinti realizzati da persone affette da Morbo di Parkinson. Un operatore del Comitato Italiano Paralimpico è presente in reparto due volte alla settimana per svolgere attività di avviamento allo sport, lo scorso inverno è stata organizzata una giornata di avvicinamento allo sci e per l'estate sono state programmate uscite per praticare il rafting e l'handbike.

 

 

Emanuela Zecca

Ufficio Stampa ASST Valtellina e Alto Lario

©️la riproduzione – anche parziale – di questo contenuto è vietata senza citazione della fonte, ai sensi della legge sul diritto d’autore