Tutte le iniziative di memoria sono meritevoli ma le pietre d’inciampo sono un’opera d’arte dell'artista Gunter Demnig
Ho letto con sconcerto l’articolo pubblicato e firmato dal sig. Guido Monti, relativo alla cerimonia di posa della pietra d’inciampo alla memoria del mio prozio Alessandro Lavelli (qui il link).
L’articolo fa riferimento all’ultima parte della giornata di celebrazioni, in cui si è tenuta la presentazione del libro “Le pietre della memoria”, alla presenza di una delle due autrici, la dott.ssa Benedetta Rinaldi.
Nel corso dell’incontro un partecipante ha segnalato la targa in memoria di Sophie Scholl a Sondrio.
Tutti i presenti conoscevano l’iniziativa e nessuno ha pronunciato parole di critica verso la stessa. Tra l’altro, sappiamo che tale targa è stata realizzata nel corso di un progetto scolastico assolutamente meritevole.
Tale targa, tuttavia, non può essere considerata una pietra d’inciampo perchè questi monumenti nascono dall’opera d’ingegno dell’artista tedesco Gunter Demnig.
Come tutte le opere d’arte, anche queste, hanno delle caratteristiche specifiche e sono protette.
Vengono infatti concesse al termine di un lungo iter di validazione da parte di incaricati dell’artista e sono realizzate con una tecnica unica.
Il libro di Druetti e Rinaldi, che invito tutti a leggere, ben descrive il percorso artistico dell’autore.
Ciò non toglie, ed è stato esplicitamente sottolineato più volte e in maniera assolutamente incontestabile, che l’iniziativa a favore dell’esponente della Rosa Bianca sia meritevole.
Solo chi è in malafede può aver colto una qualche forma di supposta superiorità intellettuale da parte dell’autrice.
E’ stato poi detto che l’obiettivo dell’artista Demnig è quello di posare le pietre nei luoghi di vita e di lavoro delle persone a cui sono dedicate quindi nella SUA concezione non avrebbe posizionato la pietra per la Scholl lontano dal luogo in cui ha operato.
Questo è quello che è stato detto. Punto.
Cercare polemiche in una giornata eccezionale per tutta la Valtellina come quella di sabato è veramente sconvolgente.
La memoria si fa in tanti modi. E tutti sono validi purché fatti in buona fede e con principi positivi.
- Isabella Lavelli -
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