CSSAV

LA MEMORIA È IL FILO CONDUTTORE DEL 19° BOLLETTINO DEL CENTRO STUDI STORICI ALTA VALTELLINA

La diciannovesima edizione del Bollettino appena sfornato dal Centro Studi Storici Alta Valtellina ha in sé qualcosa di pregiato: i richiami d’oro dettati dal colore aureo della copertina e dai drappeggi dorati delle tre statue che spiccano sul frontespizio, infondono nel lettore l’idea di un prezioso assortimento tutto da sfogliare e – speriamo – da conservare con cura nella cassaforte della memoria.

“I SENTIERI DELLA MEMORIA. TOPONIMI DELL’ALTA VALLE DELL’ADDA” DI DON REMO BRACCHI

Come coniugare poesia, scienza, dialetto e curiosità linguistiche tutto insieme? La risposta la trovate nell’ultimo lavoro di don Remo Bracchi “I sentieri della memoria. Toponimi dell’alta valle dell’Adda” edito dalla Società Editrice Romana, non una semplice raccolta di nomi bensì un componimento accurato e suggestivo in cui i temi legati alla nostra terra – trasmessici proprio dai toponimi – si intrecciano e si dipanano in un continuum dagli albori fino ad oggi.

LA STRADA DELLO STELVIO OPERA GRANDIOSA CHE MERITA DI ESSERE PATRIMONIO UNESCO

Con l’appuntamento di martedì 30 agosto 2016 su “La strada dello Stelvio opera grandiosa e complessa” si è chiuso il ciclo estivo di conferenze organizzate dall’ufficio Cultura del comune di Bormio, che per due mesi hanno richiamato un discreto pubblico interessato a scoprire o approfondire alcuni temi legati alla storia e cultura locale.

A CINQUECENTO ANNI DALLA PRIMA GRANDE CACCIA, LE STREGHE SONO TORNATE NEL BORMIESE

A distanza di cinquecento anni dalla prima grande caccia, le streghe sono tornate a infiammare il Bormiese! Presso le Ferriere di Premadio, infatti, nella serata di mercoledì 24 agosto 2016 si è svolto uno spettacolo inusuale e del tutto sperimentale incentrato sulla stregoneria, un fenomeno che ha interessato grandemente l’Alta Valle a partire dal 1485, con l’esecuzione delle prime condanne a morte per tale crimine.

“SEGNI DELLE ROCCE IN ALTA VALTELLINA” PRESENTATI DA REMO BRACCHI E DAVIDE PACE

La conferenza tenuta da Davide Pace e don Remo Bracchi martedì 16 agosto 2016 ha chiuso il ciclo di appuntamenti organizzati nell’estate 2016 dal Museo Civico di Bormio in collaborazione con il Centro Studi Storici Alta Valtellina. Tema di ogni incontro “La Terra”, intesa in tutte le sue possibili varianti ed accezioni, esposte con dovizia e competenza dai diversi relatori che si sono avvicendati ogni settimana nella magnifica sala della “Stua Granda”.

CARLO FOPPOLI, ANGELO UMILTÀ E PIETRO PEDRANZINI: PROTAGONISTI DELLA NOSTRA STORIA

A dispetto del tempo trascorso e degli avvenimenti ormai datati il Risorgimento valtellinese continua a far parlare di sé, probabilmente perché – come ha ben sottolineato Leo Schena – gli ammirevoli ideali che stavano alla base delle lotte risorgimentali sono stati recuperati in questi ultimi decenni grazie all’interessamento delle cariche istituzionali, in primis la Presidenza della Repubblica, che hanno consentito il superamento di un pensiero di stampo gramsciano che tendeva a considerare il Risorgimento come una rivoluzione “da salotto”.

CENTRO STUDI STORICI ALTA VALTELLINA: DA 18 ANNI PUNTO DI RIFERIMENTO

Esiste dal 1998 un Centro Studi Storici Alta Valtellina attivissimo nell’attività di ricerca e divulgazione storica, con un seguito di studiosi che vi collaborano appassionatamente e un numero di lettori/abbonati che si attesta intorno alle 600 unità, oltre a tutto il pubblico che periodicamente partecipa alle varie mostre e conferenze.

MAGNIFICA TERRA, HONORATE VALLI E TERRITORI FINITIMI. NUOVE MEMORIE

La Terra “matrigna e benevola” è il filo conduttore della nuova pubblicazione curata dal Centro Studi Storici Alta Valtellina in occasione del convegno dei Cardiologi di Bormio che si tiene dal 12 al 15 Aprile 2016, un appuntamento fisso da ormai un quarto di secolo e che negli ultimi cinque anni si è arricchito di questo omaggio culturale grazie al contributo e alla sensibilità degli Istituti di Credito locali (Credito Valtellinese e Banca Popolare di Sondrio) e all’interessamento di Leo Schena e di Livio Dei Cas.