La Bajona di Bormio festeggia il suo mezzo secolo con “CANTEMES”!
Novembre, 2025
Bormio (SO) – In una gremita e “gioiosa” chiesa parrocchiale di Bormio dei SS. Gervasio e Protasio, è andata in scena la consueta - oramai da oltre un decennio - rassegna corale “CANTEMES” – e organizzata in modo impeccabile – che, quest’anno, ha visto come coro ospite quello del C.A.I. di Sondrio, diretto dal maestro Michele Franzina.
Sabato 15 novembre 2025, la Bajona di Bormio ha chiuso il “cerchio” delle sue esibizioni che hanno – praticamente – “toccato” l’intera Alta Valtellina, partendo da Valdidentro (marzo 2025 – coro Monteneve di Livigno) e passando dalla Valdisotto (maggio – 2025- coro Val di Intelvi) e dalla Valfurva (ottobre – 2025 – coro Voci del Bosco di Giavera del Montello – Treviso), per arrivare nella “Magna Terra” di Bormio con “Cantemes” … per l’appunto!
Un “360° gradi” ideale, veramente entusiasmante e ricco di contenuti musicali/canori, che ha suggellato – in modo inconfutabile – questi primi 50 anni di coralità della Bajona; ultima tappa - come si dice in gergo ciclistico - la proiezione del docu – film, con la regia di Gabriela Garbellini - Giorgio Giacomelli, in programma – DOMENICA 7 DICEMBRE 2025 – presso la sala Terme di Bormio (ore 21).
Inoltre, sono stati ricordati – durante l’esibizione – i maestri che hanno diretto la Bajona di Bormio, lungo questo mezzo secolo: Umberto Romani, padre Marco Soroldoni e Italo Borinelli, oltre - naturalmente - tutti i coristi (andati avanti) che - con la loro dedizione, entusiasmo e passione - hanno contribuito a “portare” - la corale bormina - a festeggiare questo importante traguardo.
Due parole, comunque, vanno spese anche per l’esibizione di sabato scorso; il coro C.A.I. di Sondrio - per la prima volta “ospite” a Bormio - ha, infatti, letteralmente incantato e – soprattutto – allietato i molti presenti, con una serie di brani molto apprezzati; non da meno, è stata la Bajona di Bormio diretta - in modo magistrale - dal maestro Amos Sertorelli che, con il suo “poliedrico” repertorio canoro, ha – ulteriormente – “riscaldato” l’animo di tutti gli intervenuti!
Insomma, una bella e coinvolgente serata che si è conclusa con un “Benia Calastoria” (Bepi De Marzi) cantata all’unisono a coro uniti; finale a sorpresa – e cantata assieme al pubblico – la classica “Amici Miei” che sottolinea: “Quando ti prende la malinconia, pensa che c’è qualcuno accanto a te …” e che ha accomunato tutti in un “momento” di gioia e di condivisione!
Il ricavato della serata è stato devoluto alla parrocchia di Bormio per i restauri della chiesettina di Santa Barbara; ultimo, ma non meno importante, la consegna di due campane intagliate (la Bajona in miniatura) dalle mani sapienti del corista Ernesto Berbenni (basso) - con dedica - ai due “ultimi” coristi/soci fondatori, ovvero ai fratelli Felice e Silvio Cantoni.
Da ricordare, infine, la presenza dell’amministrazione comunale di Bormio con Silvia Cavazzi (sindaco) e Paola Romerio Bonazzi (assessore alla cultura) che hanno “omaggiato” ogni singolo corista – in occasione del 50° “compleanno” della Bajona – di una copia del Vocabolario Bormino (autore: Glicerio Longa – e fresco di ristampa anastatica, in occasione dei 200 anni - 1825 – 2025 - della costruzione della strada dello Stelvio).
Ufficio Stampa
Coro La Bajona – Bormio
PHOTO CREDIT: ANTONIO TALARICO – COZWORKING - VALDIDENTRO
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