La "irritante" solidarietà di Rifondazione Comunista
Olginate (LC) - 03 settembre 2025
Rifondazione Comunista, con un comunicato stampa, ha espresso solidarietà per la querela presentata alla Procura di Sondrio a seguito del convegno a Piateda del 17.02.2025 nel corso del quale ho illustrato le tariffe dell'acqua in Provincia: un comunicato irritante e sconfortante.
L'irritazione è dovuta alla scorrettezza di aver reso pubblico un messaggio privato postato sul gruppo WhatsApp del Comitato Acqua di Sondrio, con il quale comunicavo di essere soggetto ad indagine per diffamazione accertata con una procedura che consente ad ognuno di verificare l'esistenza di procedimenti penali a proprio carico. Non ho aggiunto altro nel messaggio, anche perché non avevo disponibilità di altre informazioni ma Rifondazione Comunista l'ha completato con sue ipotesi o illazioni.
Lo sconforto è constatare che un partito politico, al quale la Costituzione attribuisce la funzione di essere strumento dei cittadini per determinare e indirizzare la politica nazionale, si limita ad esprimere la sua solidarietà non richiesta ed inutile. Ad un partito compete l'azione politica per garantire i principi che sono il fondamento di una repubblica democratica.
Durante la mia relazione non ho espresso giudizi o critiche offensive, ho solo constatato e rilevato fatti e atti accertati da altri, la Corte dei Conti e alcuni Comuni soci, o rilevati da documenti ufficiali. Un partito politico serio e capace avrebbe dovuto sollevare la questione della libertà di pensiero e espressione prevista dall'art. 21 della Costituzione.
Mi infastidisce anche essere definito consulente del Comitato di Sondrio per il semplice e banale motivo che una consulenza presuppone un compenso che non chiedo e che, se proposto, rifiuterei. Sono un cittadino, così mi qualifico, che parla e cerca di informare i cittadini nello spirito della partecipazione civica all'attività politica e amministrativa pubblica che la legge favorisce anche in funzione del controllo del perseguimento delle finalità istituzionali e della gestione delle risorse pubbliche.
La partecipazione è un dovere prima di essere un diritto perché realizza la democrazia quella che non si limita alla delega con il voto elettorale. È l'inerzia partecipativa della maggior parte dei cittadini a consentire e favorire l'arroganza e la prepotenza della politica e gli abusi come nell'erogazione dei servizi destinati a soddisfare i bisogni essenziali sui quali non mi soffermo ma che illustrerò nella sede opportuna.
Personalmente ritengo la querela una opportunità ed un'occasione per spiegare a chi ha la competenza e la funzione del giudizio le cause delle ingiustizie e del disagio sociale. Non ho ideologie o partiti da difendere, ho solo un obiettivo: l'equità e la giustizia.
Non è agghiacciante la mia ricostruzione sulla situazione del servizio idrico in Provincia di Sondrio come ha affermato il sig. Pini, è agghiacciante far pagare agli ignari cittadini bollette dell'acqua più alte del dovuto. Non è un pregiudizio, è un giudizio politico, supportato da dati e fatti.
Remo Valsecchi – cittadino -
- 5 viste