SPORT E VITA VANNO A BRACCETTO ALL'ISTITUTO ALBERTI DI BORMIO

Gli alunni dell’Istituto Alberti hanno organizzato una mattinata sul tema “Il sapore della resilienza: storie di sconfitte e vittorie”, alla quale sono stati invitati diversi atleti del territorio che negli anni hanno tenuto alto il nome della Valtellina nel mondo.
Maurizio Bormolini, Katja Colturi, Elisa Confortola, Marco Confortola, Elisa Desco, Federica Sosio, Pietro Zazzi, Katia Zini… gli sportivi di ieri e di oggi hanno dialogato con gli studenti e riflettuto insieme a loro su alcuni aspetti legati all’attività sportiva e ai valori che essa promuove. In particolare, le domande preparate dai ragazzi dell’Alberti hanno cercato di sondare il rapporto tra lo sport e la vita, accomunati spesso dagli stessi principi, speranze, paure e sensazioni: l'impegno, il gioco di squadra, i sacrifici, la capacità di gioire delle vittorie e di ripartire dalle sconfitte, la costanza, il credere in sé stessi e, non da ultimo, quello straordinario valore sociale di aggregazione che consente di costruire rapporti duraturi.
L’aula dell’auditorium era gremita di circa 600 ragazzi, fra i quali molti hanno avuto a che fare con lo sport o sono essi stessi praticanti. E gli atleti invitati oggi – rappresentanti di discipline quali sci alpino, short track, corsa in montagna, snowboard – sono stati anch’essi studenti che hanno svolto al meglio la loro carriera agonistica cercando di coniugare, con grandi sacrifici, la scuola con lo sport.
L’IIS Alberti è sempre stato molto sensibile sulla questione degli studenti-sportivi; non a caso, da diversi anni ha attuato un programma espressamente dedicato a loro che si chiama “Scuola e Sport di Montagna”. Coordinatore è il professore Arrigo Canclini: «Sono cinque anni che abbiamo inserito questo progetto nel nostro istituto. I ragazzi che aderiscono, che sono circa 150 su 700 alunni, vengono accompagnati ed aiutati con dei correttivi specifici per supplire alle difficoltà derivate dai loro impegni agonistici tramite, ad esempio, appunti condivisi, interrogazioni programmate, esonero dalle ore di educazione fisica che vengono utilizzate per recuperare altre materie, ecc… Non ci sono vincoli di media o di voto, ma si è creato un circuito virtuoso in cui tutti i soggetti interessati fanno la loro parte: gli studenti, i professori, gli allenatori. Grazie a questa alleanza gli studenti si sentono liberi di scegliere il percorso di studi secondo la loro inclinazione, mentre allenatori e professori adottano le strategie migliori per poi consentir loro i recuperi».
«Scuola e sport vanno di pari passo – conferma la docente Emanuela Ponti – e noi chiediamo pari impegno applicato sia alla scuola, sia allo sport; è solo questione di organizzazione, ma in questo modo i ragazzi avranno più chances anche per il futuro, indipendentemente da quello che sarà il loro percorso sportivo. Noi crediamo molto nel progetto Scuola e Sport, riteniamo che sia fondamentale per i ragazzi poter continuare a praticare la loro disciplina e con questa giornata abbiamo voluto celebrare proprio la vocazione sportiva del nostro territorio e della nostra scuola».
Quindi, è seguito un gustoso pranzo tematico preparato dagli alunni delle classi quarte fra i quali, guarda caso, erano presenti anche alcuni studenti-sportivi iscritti proprio al progetto Scuola e Sport di Montagna.
- Anna -
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