LA PEDALATA IN ROSA BORMIO-SONDRIO PER IL REPARTO OSPEDALIERO DI MEDICINA NUCLEARE

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LA PEDALATA IN ROSA BORMIO-SONDRIO PER IL REPARTO OSPEDALIERO DI MEDICINA NUCLEARE

Sab, 19/10/2024 - 19:11
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Centinaia di persone, con la loro generosità, unite e racchiuse idealmente nell'assegno che Sarah Palfrader ha portato oggi a Sondrio

Giornata campale per la Pedalata in Rosa Bormio-Sondrio, organizzata dal gruppo di amici di Sarah Palfrader con l’obiettivo di portare nel capoluogo valtellinese l’assegno simbolico (realizzato gratuitamente dal grafico Canclini)  ammontante a 19.884,80 euro da devolvere al reparto di Medicina Nucelare dell’ospedale cittadino.

Nonostante il clima bizzoso, una bella compagnia di audaci si è presentata puntuale all’appuntamento mattutino in sella, con il sindaco di Bormio a dare lo "start" e il sindaco di Valdisotto in veste di ciclista sino a Sondalo.

Con i mezzi addobbati da nastri rosa offerti dal negozio Veronica, il gruppo ha accompagnato Sarah sino a Sondrio percorrendo i 65 chilometri del Sentiero Valtellina e giungendo indenne in barba alle forature (ben 5 sono state le ruote bucate!), agli scivolamenti e a qualche errore di rotta. Fortunatamente, lungo il percorso sono stati ottimamente assistiti dai ristori di Avis Sondalo, Pro Loco Sondalo e US Bormiese nonché dai volontari che li hanno seguiti passo-passo sino alla destinazione finale: la sede di FreeAbile dove gli oltre 30 ciclisti si sono riuniti con i 6 camminatori (amici che non sono potuti scendere in bicicletta e hanno fatto una passeggiata di 3 chilometri) e con lo staff di rappresentanza di ATS, ASST e dell’associazione Giuliana Cerretti onlus.

Nell’accogliente bar-ristorante-pasticceria dell’associazione FreeAbile (impresa sociale fondata sull’inserimento lavorativo di giovani con fragilità e disabilità intellettiva) tutti si sono potuti rifocillare, cambiare e finalmente rilassare, mentre lo speaker Silvio Mevio ha condotto il piccolo momento della consegna ufficiale dell’assegno, «che verrà utilizzato – spiega Monica Fumagalli, dg di ASST, grande appassionata e praticante di ciclismo e che ben conosce Sarah – per sistemare la sala di aspetto e renderla più confortevole sia nella parte utilizzata per le infusioni, sia per quella destinata alle varie terapie adottate all’interno della struttura, nonché per altre piccole iniziative che verranno concordate congiuntamente con il dottor Barbonetti, direttore del reparto; una scelta “trasversale”, quella di Sarah, di cui potranno fruire tutti i cittadini valtellinesi che saranno qui in cura.

Insieme a Monica Fumagalli sono convenuti anche Claudio Arici (direttore sanitario di ATS), Enza Giompapa (direttore del Dipartimento Igiene Prevenzione e sanità, presente oggi con un laboratorio di screening fruibile gratuitamente dai passanti), Paolo Cerretti (vicepresidente dell’associazione Giuliana Cerretti onlus) e diversi addetti ed operatori impegnati sul fronte sanitario: tutti emozionati e anche un po’ increduli per l’enorme impresa compiuta da Sarah, hanno portato il loro saluto e il loro sincero ringraziamento per il movimento spontaneo che questa ragazza – esile ma risoluta – è stata in grado di far nascere intorno a un tema delicato e importantissimo.

«Sono emozionata – si schermisce Sarah Palfradere ringrazio uno per uno chi si è dato da fare per arrivare a questo risultato; ci sono state tantissime persone che hanno creduto in me per portare a termine l’Everesting ed è grazie a loro se oggi siamo qui e possiamo fare questo dono al reparto del dottor Barbonetti; un dono che andrà a beneficio di tante persone e se può servire anche solo a farle stare un pochino meglio vuol dire che avremo raggiunto un grande obiettivo».

L’impresa di Sarah Palfrader, svoltasi il 12 agosto 2024, legava il suo Everesting a una raccolta fondi: per ogni metro di dislivello percorso, si chiedeva alla gente di contribuire liberamente con un minimo di un euro. I risultati sono andati oltre ogni aspettativa e le 6 salite allo Stelvio (8848 metri di dislivello scalati nell’arco di 19 ore!) hanno portato non solo a una generosa colletta, ma soprattutto a una rete di relazioni che hanno superato ogni distinzione e ogni divisione.

E dopo settimane di emozioni, è ora il momento della quiete e di una breve vacanza; giusto il tempo di ricaricarsi e trovare nuovi obiettivi solidali da condividere con le persone buone che terranno il cuore aperto sugli altri.

Anna

Le immagini della Pedalata in Rosa a breve sulle pagine www.stelviowoman.it e foto.usbormiese.com

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