Disagi ferragostani e possibili soluzioni
Mobilità sostenibile. Uno slogan buono per riempire il carniere di ogni tipo di campagna, ma che raramente si traduce in altrettante buone pratiche. Non bastano soluzioni-tampone, valide per qualche stagione o per un evento: serve un cambio di mentalità ad ogni livello e serve la volontà di farlo. Altrimenti continueremo a trascinarci gli stessi problemi o, ancora peggio, li lasceremo in eredità alle generazioni future, insieme a qualche nuova grandiosa infrastruttura...
Di seguito la disavventura capitata a un lettore, il quale è stato letteralmente costretto ad utilizzare la sua vettura per un viaggio fuori provincia, nonostante l'esistenza - almeno sulla carta - di mezzi pubblici sullo stesso percorso; un disincentivo che scoraggia ogni potenziale utente il quale, inevitabilmente, si riverserà sulla nostra fragile e sovraccarica rete stradale.
Dovendo andare, martedì 20 agosto 2024, con mia moglie a Brescia per ritirare una nuova auto, vedo su Internet che ci sono pullman Perego da Bormio a Tirano e da lì a Edolo, dove c’è il treno per Brescia. Il giorno precedente passo alla biglietteria Perego per prendere i biglietti per Edolo: l’impiegata mi dice che è possibile prendere solo quelli per Tirano, dove dovrò fare quelli per Edolo. Non capisco perché, essendo le due tratte della stessa ditta, ma mi adeguo: acquisto quindi i due biglietti Bormio-Tirano, al costo complessivi di 11,20 euro. Partenza prevista per le 9.45, arrivo alle 10.20 quindi partenza da Tirano alle 10.40 con arrivo a Edolo alle 11.45 dove il treno per Brescia partirà alle 11.53.
Il 20 agosto alle 9.20 siamo alla Perego di Bormio, dove pian piano arrivano molte altre persone per salire sul bus per Tirano.
Il bus non c’è, per cui ci mettiamo tutti in attesa all’interno dell’autostazione.
Alle 9.45, orario previsto di partenza, non vedendo nessun bus vado alla biglietteria a chiedere informazioni: c’è la stessa impiegata del giorno prima, che mi dice che ha appena chiamato l’autista che è “alle porte di Bormio”. Alla mia richiesta di sapere quindi a che ora partirà il bus risponde che non si può sapere, il bus arriva da Tirano ma c’è coda per entrare a Bormio. In effetti c’è una lunghissima coda, praticamente ferma, e il bus non si vede neppure in lontananza.
Chiedo se in bus da Tirano a Edolo attenderà questo, mi dice che non lo sa e mi dà il numero dell’ufficio di Tirano a cui chiedere.
Chiamo: mi dicono che no, non attenderà perché il bus deve arrivare a Edolo in orario per consentire di prendere il treno per Brescia: segnalo che è proprio il treno che dobbiamo prendere… Mi dice che non può farci nulla.
Risultato: alle 10.10 decidiamo di tornare a casa, prendere l’altra auto (che per fortuna abbiamo) e andare a Edolo sperando di arrivare in tempo per prendere il treno.
Vado quindi in biglietteria per restituire i biglietti ed avere il rimborso degli 11,20 euro: l’impiegata mi dice che è impossibile, al che le regalo i biglietti.
Alla fine siamo riusciti, con la nostra auto, ad arrivare a Edolo giusto in tempo per prendere il treno per Brescia… Restano però diverse domande, alcune per la Perego ed una per ANAS/Provincia/Comune:
- Perché, sapendo che nei giorni di ferragosto c’è spesso coda in ingresso a Bormio, non è previsto che il bus Bormio-Tirano non sia lo stesso di Tirano-Bormio, e quindi parta in orario? Va ovviamente tenuto presente che la tratta Bormio-Tirano è spesso utilizzata da chi deve poi prendere altri mezzi in coincidenza per raggiungere ad esempio Sondrio, Colico, Lecco, Milano o, nel nostro caso, Edolo e Brescia, mentre ad esempio le tratte Bormio-Santa Caterina o Bormio-Livigno sono fine a sé stesse, per cui se fossero in ritardo il disagio sarebbe minimo.
- Perché all’interno dell’autostazione di Bormio non c’è nessun pannello che mostri orari e ritardi?
- Perché un biglietto inutilizzato, non per responsabilità del viaggiatore, non viene rimborsato?
- Perché, visto che la rotonda di Cepina è stata realizzata per far sì che chi deve andare verso Valdidentro-Livigno non passi da Bormio, non ci sono all’uscita dell’ultima galleria dei cartelli ben visibili e chiari che indichino la direzione consigliata per Valdidentro-Livigno (e la stessa cosa andrebbe fatta, per chi fa il tragitto inverso, alla rotonda del Tres)? Come possono certamente confermare i poveri vigili che, armati di mascherina, paletta e grande pazienza, cercano di regolare il traffico davanti alla Perego, una elevata percentuale di veicoli che passa da lì è appunto diretta in quella direzione, creando code e disagi per tutti.
Renato Fuchs
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