Livigno il camp di volley con 8 campionesse di serie A
Il Livigno Nine Camp è stato un successone. Un camp di volley così non lo si era mai visto, né nel Piccolo Tibet Valtellinese né nel resto d’Italia. Da domenica 30 giugno a venerdì 5 luglio, quaranta giovani pallavoliste, provenienti da tutta Italia, hanno potuto vivere una settimana di alto profilo al fianco di alcune delle campionesse più amate del ricco panorama del volley italiano per l’organizzazione di Up Events e di Apt Livigno. Ma ve le immaginate queste giovani pallavoliste in erba, di età compresa tra i 10 e 15 anni, poter schiacciare sotto gli occhi e coi consigli di un mostro sacro della pallavolo qual è Valentina Diouf, un’icona e grande protagonista del boom del volley femminile in Italia ora opposta di Mulhouse Alsace, squadra francese di serie A1 assai ambiziosa, palleggiare e alzare insieme a Jennifer Boldini, alzatrice e stella della Uyba Busto Arsizio, difendere sotto i dettami di uno dei migliori liberi italiani qual è Ilenia Moro, convocata nel pre olimpico in nazionale da Julio Velasco e punto di forza di Pinerolo, attaccare con Vittoria Piani, opposto che quest’anno ha vinto tutto con l’imbattibile Imoco di Conegliano Veneto e che l’anno prossimo vestirà la maglia della Volley Bergamo 1991, e avere a disposizione i consigli dei centrali Federica Stufi, grande interprete del ruolo, Laura Bovo, Max Cioffi e Paolo Bonola, quest’ultimo di Grosio e riconfermatissimo a Reggio Emilia in serie A2. Di spessore assoluto anche lo staff tecnico, composto da coach Francois Salvagni, tecnico di grande esperienza che sta facendo meraviglie in Francia al Mulhouse Alsace, e dal suo secondo, il polacco
Maciej Juszt. E’ stato un vero spettacolo, con le “piccole” in palestra, in quella di Teola e in quella di San Rocco, per apprendere tecnica e “trucchetti”, in questo camp che ha permesso alle partecipanti di vivere… una settimana da serie A. Ed è comparsa anche la sparapalloni, uno strumento che usano solo in serie A. E che spettacolo il beach volley in Aquagranda dove le partecipanti si sono cimentate anche in sedute di preparazione fisica, agli ordini del preparatore atletico Paolo Bonola, nella stupenda palestra del centro sportivo di preparazione olimpica livignasco. A loro disposizione anche un bravissimo fisioterapista.
“E’ stata una settimana molto emozionante anche per noi atleti – dice Federica Stufi, un centrale che in bacheca ha anche una Champions, ormai presenza fissa agli eventi della Valtellina Summer League-, in un posto come Livigno che è ideale per fare sport ad altissimi livelli. All’Aquagranda abbiamo avuto la possibilità di vedere atlete top, come Federica Pellegrini e Michela Moioli tanto per far due nomi altisonanti. E’ stata una bella esperienza di vita. E Livigno ha dato la possibilità anche alle “nostre” giovani promesse di allenarsi ad alto livello. Per loro, ancora diamanti grezzi, la pallavolo è ancora un sogno ed è bello così. Noi atleti, insieme ai coach, abbiamo cercato di trasmettere a loro le nostre conoscenze, la nostra esperienza per provare a farle migliorare tecnicamente. Le ragazze si sono messe in gioco, in tutto, hanno fatto due allenamenti al giorno, preparazione fisica, beach volley, lezioni di alimentazione… vivendo un po’ una settimana da professioniste. E io le ringrazio, perché il loro entusiasmo è contagioso e con loro si è parlato la stessa lingua. Ogni sera due atleti si sono messi a disposizione delle ragazze per domande e risposte, sono stati momenti bellissimi. Il Valtellina Summer Camp è stato un circolo di passione, si è sprigionata una grande energia. E l’anno prossimo stiamo già mettendo le basi per riproporre l’iniziativa”.
Fulvio D'Eri
Valtellina Summer League
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