OSPEDALE DI SONDALO, RALLENTA LA PANDEMIA: ALL'INIZIO DELLA SETTIMANA È STATA RIATTIVATA LA PNEUMOLOGIA
Il progressivo allentamento della pressione sulle strutture e sul personale della provincia di Sondrio causata dall'emergenza covid-19 e l'ormai evidente stabilizzazione, ha consentito all'Asst di procedere con la riorganizzazione dell'attività all'Ospedale di Sondalo. Una fase delineata da tempo dalla Direzione strategica che attendeva soltanto segnali confortanti sul fronte della pandemia per essere attuata. Dall'inizio della settimana i malati covid-19, acuti e in via di guarigione, trenta in totale, sono stati riuniti su due piani del padiglione uno, il terzo e il quarto, e al secondo piano è stato riattivato il reparto di Pneumologia. I medici pneumologi, infatti, per le loro specifiche competenze, sin dallo scoppio della pandemia, erano stati destinati ai reparti covid-19 per curare una patologia che colpisce in particolare modo proprio le vie respiratorie. Con loro gli infermieri che dopo aver garantito supporto nella cura dei malati covid-19 tornano alle loro mansioni. Il reparto diretto dal dottor Leonardo Iannacci è in grado di accogliere fino a 12 pazienti per la diagnosi e la cura delle patologie polmonari acute, di quelle interstiziali e dei tumori. Questi ultimi, durante la pandemia, venivano ricoverati e ricevevano le cure di cui necessitavano nel reparto di Medicina: a partire da ieri in Pneumologia sono stati accolti i primi pazienti.
La riorganizzazione dell'attività sull'intera rete provinciale ospedaliera proseguirà nelle prossime settimane per tornare progressivamente alla situazione antecedente lo scoppio della pandemia, tenendo conto delle carenze di personale alle quali si cerca di porre rimedio attraverso i numerosi concorsi che vengono banditi. L'ultimo, in ordine di tempo, è il bando sempre aperto per la ricerca di personale infermieristico da assegnare ai vari servizi ospedalieri e territoriali definito a seguito del precedente concorso che non aveva avuto gli esiti auspicati. Su 253 iscritti, soltanto 90 si erano presentati per la prova scritta, 65 dei quali erano risultati idonei, tra cui i 21 che già lavorano all'Asst, passati da un contratto a tempo determinato a uno a tempo indeterminato. I rimanenti 44 erano stati tutti assegnati all'Ospedale Morelli ma soltanto 16 hanno accettato.
Emanuela Zecca
Ufficio Stampa ASST Valtellina e Alto Lario
- 43 viste