APPROVATA LA MOZIONE PER “IL MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA SANITARIA E SOCIOSANITARIA IN VALTELLINA E NELLE AREE DI MONTAGNA

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APPROVATA LA MOZIONE PER “IL MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA SANITARIA E SOCIOSANITARIA IN VALTELLINA E NELLE AREE DI MONTAGNA

Gio, 13/05/2021 - 15:41
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Per opera dell’avv. Ezio Trabucchi apprendiamo che la mozione n. 566 presentata al Consiglio Regionale in data 4 maggio 2021 è stata ufficialmente approvata e l’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale dovrà alfine verificare, nei prossimi mesi, il rispetto dell’impegno preso in merito alle richieste contenute.

Non appena possibile, le lancette verranno riportate indietro a marzo 2019, con il ripristino dei reparti e delle specialità che erano operative al Morelli in epoca pre-covid, e da lì bisognerà ripartire per ridisegnare la mappa della sanità locale, che sembra ancora lontana dall’aver trovato una sua pianificazione ottimale; mi domando, anzi, se il piano del Politecnico possa ancora essere ritenuto valido nella sua interezza nonostante lo tsunami provocato dalla pandemia, che ha certamente scombussolato l’intero sistema sanitario evidenziandone lacune e criticità. Per i presidi ospedalieri di Morbegno e di Chiavenna, in effetti, viene confermata la progettualità del Piano e lo stesso dicasi per Sondrio, con la sola esclusione delle 3 alte specialità per le quali viene sancita una sorta di sospensiva. Per Sondrio, inoltre, la mozione approvata conferma quanto definito nella dgr 4385 del 3 marzo 2021, anche se in tale atto non v’è alcun cenno esplicito all’ospedale cittadino e l’unica traccia riguardante il nostro territorio si riferisce a un intervento chiamato “Riorganizzazione Valtellina” (Azione 3.1 “sostituzione fabbricati non più idonei alla sanità 3.0 – demolizione e ricostruzione in sito”). Bisognerebbe, poi, capire se l’esperienza chiavennasca del cosiddetto “Ospedale Virtuale Montano” partito nel 2017, con la sua elevata componente tecnologica abbia inciso positivamente sul territorio e sull’erogazione dei servizi, com’era negli intendimenti.

Fra le righe della mozione si intravedono cauti segnali di ottimismo: «considerato che dall’interlocuzione tra il tecnico incaricato e i sindaci dell’Alta Valle sta emergendo una soluzione definitiva che prevede il ripristino in toto delle attività pre-COVID su Sondalo, oltre che un approfondimento in relazione alla possibile costituzione di una Fondazione, nonché alla possibilità di introdurre una forma di autonomia del Presidio stesso. Da ultimo, considerata la vocazione storica del Morelli in relazione ai trattamenti di patologie infettive, confermata anche durante l’emergenza Covid, la previsione dell’utilizzo futuro del Presidio su questo tipo di patologie, principalmente utilizzando le parti non adibite ad attività ordinarie, proponendo tali cure non solo al bacino provinciale, ma anche regionale e oltre».

Vengono inoltre riconosciute le problematiche legate alle caratteristiche morfologiche del territorio (va da sé che erano note anche prima della stesura del piano del Politecnico!), che condizionano pesantemente il servizio di emergenza-urgenza e che sono ulteriormente aggravate dalla carente struttura viabilistica.

Quale che sia la “soluzione definitiva che sta emergendo”, il dibattito resta aperto e la complessità della questione richiederà un ulteriore sforzo da parte di tutti gli attori coinvolti, magari mettendo da parte le accuse reciproche per provare ad approdare a una soluzione davvero condivisa.

 

Anna

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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