IL DOTT. GIULIANO PRADELLA (COMITATO SCIENTIFICO MORELLI) E L’AVV. EZIO TRABUCCHI (POOL GIURIDICO MORELLI) TENGONO ALTA L’ATTENZIONE SUL MORELLI

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IL DOTT. GIULIANO PRADELLA (COMITATO SCIENTIFICO MORELLI) E L’AVV. EZIO TRABUCCHI (POOL GIURIDICO MORELLI) TENGONO ALTA L’ATTENZIONE SUL MORELLI

Mer, 14/10/2020 - 20:28
Pubblicato in:
'Nessun interesse personale, ma c'è il pericolo che i Sindaci si ritrovino con il cerino in mano'

14 ottobre 2020

Il dr. Giuliano Pradella e l’avv. Ezio Trabucchi, rispettivamente portavoce dei due Comitati tecnico-scientifico e giuridico che da mesi stanno lavorando con vigore a fianco dei Sindaci per ottenere il ripristino dell’ospedale Morelli nella situazione pre-covid, aprono il loro “cahiers de doléances” per ribadire a gran voce il loro spassionato impegno alla causa. Al di là dell’indubbia preparazione ed esperienza che li contraddistingue, entrambi tengono a sottolineare l’estraneità a ogni sotterfugio o interesse personale, quasi in risposta a diverse illazioni che circolano per le piazze virtuali e non virtuali del giorno d’oggi. E rimarcano la necessità che la componente tecnica venga coinvolta o addirittura partecipi in prima battuta nei tavoli politici, dal momento che “la soluzione del problema è strettamente tecnica perché si parla di dipartimenti, di unità operative, di risorse umane, di tecnologia etc. La complessità dei problemi, in considerazione anche delle ipotesi di autonomia, rende indispensabile anche il supporto dei Gruppi di lavoro legale, giuridico e gestionale”.

In realtà, dal mio punto di vista, la soluzione è solo politica, perché è chiaro a tutti che le scelte vengono prese da politici di professione, quantunque siano spesso lontani anni luce dalle problematiche. Ne consegue che i nostri rappresentanti istituzionalmente eletti sono i deputati a confrontarsi a livello politico, nelle sedi opportune, ma è ovvio che dovranno operare in strettissima congiunzione – per non dire simbiosi – con i loro tecnici. Mano destra e mano sinistra: entrambe indipendenti, entrambe con un ruolo, entrambe fondamentali per giungere a una solida costruzione. Tuttavia, la veemenza con cui i sindaci vengono talora bersagliati, se da un lato si può comprendere con la delusione di non riuscire a finalizzare la costruzione nel modo più congeniale, dall’altra costituisce uno strumento di delegittimazione che non aiuta a dare solidità alle fondamenta né unità al movimento di protesta. Che può essere parcellizzato in mille anime, ma che deve avere un fronte comune inattaccabile. Le dichiarazioni del dr. Pradella e dell’avv. Trabucchi mettono in guardia da troppo facili ottimismi e hanno il merito di tenere alta l’attenzione sulla questione, evitando che si inabissi nella palude del silenzio. Ai sindaci il compito di raccogliere questo grido di allarme e portarlo al tavolo delle trattative con tutta l’accortezza e la fermezza necessaria, sapendo di poter contare sull’indispensabile appoggio di tutti.

 

Anna