LA FORTUNA PREMIA GLI AUDACI… O NO?
Dietro le quinte delle Bormiadi 2008 si nasconde, a volte, l’essenza di questa nostra grande oktoberfest. Basta tendere l’orecchio ed ascoltare; basta saper ascoltare…
Si parte sempre tutti con l’impegno a lasciare da parte polemiche e discussioni; ma qualche sana polemica e qualche altrettanto sana discussione non può non far parte di un mese di incontri e scontri, sfide e disfide, abbracci e sgambetti, cadute e risollevate.
Permettetemi un cenno all’amerikana: il gran consiglio ha proposto corsa doppia (lasciando il proscenio per l’apertura alla squadra delle Mandragole che in parte correvano in casa). Prima del via è stato uno stillicidio di osservazioni, critiche, preoccupazioni, richieste d’ogni genere. Alla fine sono stati, ancora una volta, più gli apprezzamenti che i mugugni. Forse si dovrebbe provare a correre l’americana con le batterie, come per il ghiaccio o per il nuoto, mettendo ancora più squadre a confrontarsi attraverso il meccanismo del sorteggio puro. Forse Capo Maio e confraternita del comando potrebbero pure pensarci…
Volevamo fare in fretta con la trasferta sondalina e magari lasciare più spazio a gemellaggi ed incontri ravvicinati. Ed invece quel giocattolino chiamato vortex ha tirato le cose oltre mezzanotte (nemmeno l’arrampicata…). Forse anche qui si tornerà a ragionare (sul numero dei lanci, ad esempio, e sulla sequenza di tiro), ma mi pare che il vortex sia decisamente meglio sia del peso che del giavellotto…
Sul calcio c’è poco da dire se non che, forse, è lo sport che appassiona ed attrae meno il popolo delle Bormiadi. Vuoi perchè è sport di contatto, tecnico, tattico, che si trascina tensione; vuoi perchè non c’è equilibrio nella più parte delle partite.
Lo sport nazionale non andrebbe toccato, ma se provassimo a mettere pallaguerra come sfida delle Bormiadi del prossimo anno?
Veniamo all’atto finale. Stasera prima il ghiaccio e poi il jolly da pescare. Non servono conti, prima; la fortuna avrà un riolo determinante. Non cambia molto rispetto a prima, nella sostanza almeno. Ciò che è mutato è l’impegno serrato sino alla fine per chi punta alla vittoria, magari con la prospettiva di arrivare secondo. Ebbene potrà e dovrà dire E’ STATO IMPORTANTE E BELLO ESSERCI…
tramando
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