PARITA’ DI GENERE, LIBERTA’ DI SCELTA E SERVIZI ACCESSIBILI

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PARITA’ DI GENERE, LIBERTA’ DI SCELTA E SERVIZI ACCESSIBILI

Mar, 07/03/2023 - 17:12
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CISL UIL a livello nazionale hanno deciso di manifestare, con una fiaccolata simbolica davanti all’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’IRAN, solidarietà e vicinanza verso tutte le donne che lottano ogni giorno per la loro dignità e per i loro diritti.
La ricorrenza dell’8 Marzo è importante perché possiamo ribadire l’importanza di superare il gap retributivo, combattere ogni forma di violenza di genere, promuovere la necessità di maggiori strumenti di conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro oltre a sviluppare e implementare la prospettiva di genere all’interno della contrattazione.
Nonostante nel corso degli anni siano stati fatti passi avanti almeno culturalmente lo stesso non si è tramutato in cambiamenti altrettanto importanti nella realtà soprattutto del mondo del lavoro.
Prendiamo la differenza retributiva: per le lavoratrici dipendenti della provincia di Sondrio la media retributiva è più bassa di quasi 1/3 di quella maschile ( 69%); nel pubblico la loro retribuzione si ferma al 75% di quella maschile con una media complessiva in tutti i settori della nostra provincia a circa il 75%! L’indicatore del BES estrapolato dai dati INPS certificano addirittura per il 2020 in 9.146€ in media la differenza retributiva annua evidenziando un utilizzo molto piu’ massiccio del part-time per le lavoratrici ( 51% part-time contro il 13% dei maschi!) Per quanto riguarda le settimane lavorative la differenza nel complesso sembra attenuarsi anche se in alcuni settori importanti quali agricoltura (81,4%) con l’inversione di tendenza rispetto agli uomini sui lavori precari( lavoro occasionale/voucher ) e domestici e/o di cura.
Ci sono settori dove la presenza femminile è maggioritaria (lavoro domestico 91,4%) e nel pubblico impiego/ scuola ( 66%) e mentre ha le percentuali molto basse nel settore artigiano ( 22%) in quello agricolo ( 32-36%) oltre che nelle cariche elettive ( 23%).
La differenza di genere delle giornate retribuite nel 2020 è certificata dall’INPS per la nostra provincia in 25,7 GG in meno degli uomini, dato peggiore di quello Lombardo ( -14,5gg e quello Italiano -16,3gg/anno) anche se la differenza del tasso di occupazione in Provincia di Sondrio( -14,6%) rispetto agli uomini è minore rispetto al resto del paese( -19,3%) e di poco di quello della Regione ( -15%): quindi abbiamo un indice di donne occupate maggiore ma con per un tempo minore durente l’anno.
Dato confermato anche dalle tabelle delle assunzioni dei primi tre trimestri del 2022 in Provincia dove i contratti a termine, stagionali, somministrati ed intermittenti riguardano ben l’87% delle donne contro il 76% degli uomini. In generale i settori economici legati alla stagionalità incidono sulla tipologia dei contratti con il 29% rispetto al 6% in Lombardia e 14% in Italia.
Altro dato interessante che però non è legato al genere è la dinamica delle dimissioni “spontanee”: rispetto alle cause di cessazione lavorativa è passato dal 19% nel 2018 al 25% nel 2022 in linea con quello prettamente femminile in provincia (dal 16% al 22,5%) e rappresentano il 76% della causa di cessazione delle lavoratrice con contratto a tempo indeterminato.

Lo scenario che possiamo trarre da questo spaccato del mondo del lavoro illustra delle differenze importanti legate probabilmente al ruolo che la figura femminile ha nonostante tutto nella nostra società legato alla cura delle figure famigliari ( figli/genitori/ disabili) in mancanza di servizi dedicati o di possibilità economica del loro utilizzo ma non giustifica la differenza retributiva a parità di ore lavorate se non con quello che già conosciamo di retribuzioni più basse in alcuni settori della nostra economia!

Il segretario Generale Cisl Sondrio Davide Fumagalli

La Coordinatrice donne Cisl Sondrio Claudia Medda

Sondrio, 7 marzo 2023

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