FRAMMENTI DI STORIA. LA DONNA SOLA, UN "PERICOLO SOCIALE" NEI SECOLI PASSATI
Nei secoli passati lo stato nubilare della donna costituiva un problema di ordine sociale non indifferente.
Nei secoli passati lo stato nubilare della donna costituiva un problema di ordine sociale non indifferente.
Nell’agosto del 1922 venne intitolata a Nino Bernasconi di Como la capanna che appena un anno prima era stata realizzata e inaugurata per iniziativa del padre Italo, il quale nel 1921 aveva voluto riadattare un baraccamento militare della Grande Guerra in un piccolo rifugio che potesse dare ospitalità a qualche alpinista.
A fine Ottocento fu aperta a Bormio una scuola di “Piccole Industrie Alpine”, primo esempio in Valtellina di scuola di tipo professionale, con l’obiettivo di addestrare i giovani in un’occupazione proficua che permettesse loro di inserirli nel mondo del lavoro. L’iniziativa, voluta dal maestro Valentino Valgoi, andò in porto nel 1894 e divenne ben presto un esempio illuminato non solo a livello provinciale, ma anche italiano.
Il rito dei falò risale agli albori della primitività: fuoco propiziatorio, fuoco purificatore, fuoco divinatorio... qualunque fosse l'interpretazione, è certo che in tutto l'arco alpino le comunità rurali - tra i vari rituali che si tramandavano di generazione in generazione - si affidassero anche a quello di innalzare pire fiammanti all'aperto.
Passi di Storia è l’iniziativa che va ad arricchire l’estate degli eventi di Sondalo. I visitatori potranno partecipare ad una serie di percorsi culturali, tra la storia e le bellezze di Sondalo, e verranno portati alla scoperta degli angoli più antichi e suggestivi del centro storico e delle antiche e preziose Chiese.
Nel 1779 lo storico ed ecclesiastico inglese William Coxe viaggiò attraverso le Alpi toccando, tra le altre località, i Grigioni e i territori ad essi soggetti. Gli appunti di viaggio, sotto forma di lettere, furono raccolti nel decennio successivo nella pubblicazione “Travels in Switzerland”, di cui gli alunni del Liceo e dell’ITC dell’Istituto Alberti hanno curato, nell’a.s 2012/2013, la traduzione.
Se qualcuno volesse conoscere nel dettaglio il funzionamento delle istituzioni locali bormine nel Quattrocento, dovrebbe leggere questo contributo di M. Della Misericordia, in cui vengono descritti anzitutto i poteri amministrativi (podestà, cancellieri, magistrati, deputati, Consigli e altri ufficiali) e in secondo luogo le tensioni che si potevano innescare allorquando qualche forestiero tentasse di penetrare nella rigida gerarchia precostituita.
Tra i vari processi di stregoneria che interessarono il territorio del Bormiese, merita particolare segnalazione quello che ebbe per protagonista Domenica figlia di Vitale Pradella di Semogo, moglie di Andrea Morcelli. Domenica, detta Castelera, nel corso di 20 anni circa era stata inquisita addirittura 3 volte: nel 1624 per ingiurie, nel 1630-1633 per stregoneria e nel 1644 con la stessa fatale accusa.