INAUGURATO IL GIARDINO DEL TEMPO: UN DONO ALLA COMUNITÀ LOCALE NEL CUORE DI BORMIO

3
min di lettura

INAUGURATO IL GIARDINO DEL TEMPO: UN DONO ALLA COMUNITÀ LOCALE NEL CUORE DI BORMIO

Gio, 17/04/2025 - 18:05
Pubblicato in:
Grazie a un intervento di valorizzazione portato avanti da Braulio, il Comune di Bormio e il Parco Nazionale dello Stelvio, il Giardino del Museo Civico di Bormio diventa uno spazio polifunzionale anche in occasione delle Olimpiadi Invernali 2026

Grazie a un intervento di valorizzazione portato avanti da Braulio, il Comune di Bormio e il Parco Nazionale dello Stelvio, il giardino del Museo Civico si presenta oggi in una nuova veste: nasce Il Giardino del Tempo, luogo di incontro aperto alla comunità nel cuore del paese.

Ubicato a pochi passi da Casa Braulio, nella centrale via Roma, all’interno della quale si sviluppano le storiche cantine sotterranee che da 150 anni custodiscono l’amaro delle Alpi, Il Giardino del Tempo, nella sua nuova veste polifunzionale, si propone come un nuovo e importante punto di riferimento per eventi, incontri e manifestazioni culturali anche in occasione delle Olimpiadi Invernali 2026, che vedranno Bormio e la sua iconica Pista Stelvio tra i principali protagonisti.

Frutto di un impegno congiunto tra pubblice e privato, il progetto di riqualificazione restituisce la genuinità e l'essenza storica del luogo, utilizzando metodi tradizionali di costruzione e materiali autoctoni, nella ricerca di una perfetta simbiosi tra l’aspetto originale e l'armonia con l’ambiente alpino circostante. Bormio si arricchisce così di un angolo di quiete in cui storia, paesaggio e tradizione si fondono, permettendo a cittadini e visitatori di riscoprire il valore del tempo e del legame con la propria terra.

In particolare, il Giardino del Tempo si snoda attraverso diverse aree strettamente connesse tra loro: installazioni artistiche, un palco per incontri e attività aperte alla comunità, sedute e tavoli per il relax e la sosta all’ombra dei grandi alberi secolari.

All’interno del Giardino, nasce inoltre uno spazio botanico, realizzato e curato dal Parco Nazionale dello Stelvio, che custodisce diverse colorazioni e profumi propri delle specie officinali presenti nella cultura locale, in parte utilizzate anche nella preparazione di Braulio, e una selezione di specie erbacee e arbustive del territorio.  Un luogo discreto, come lo è la flora alpina, che intende focalizzare l’attenzione sullo stretto rapporto uomo-natura che da sempre contraddistingue l’Alta Valtellina e che rimanda a visitare il Giardino Botanico Rezia, scrigno di biodiversità che domina la conca di Bormio.

Ma l'innovazione non si ferma qui: il percorso pedonale tra Casa Braulio, in via Roma, e il Giardino del Tempo, accanto al Museo Civico, è arricchito da pannelli illustrativi con informazioni sui principali punti di interesse, offrendo non solo un contesto storico e culturale, ma anche un dialogo tra il passato e il presente del territorio, trasformando il breve cammino in un’esperienza tanto affascinante quanto educativa.

“Nell’anno del 150° anniversario di Braulio, la valorizzazione del giardino del Museo Civico di Bormio diventa una tangibile dimostrazione della profonda e autentica connessione dell’amaro delle Alpi con la comunità Valtellinese -  commenta Alberto Ponchio, Direttore Marketing Campari Group -  Una nuova pagina del viaggio di Braulio che consolida il percorso iniziato con i lavori di ampliamento e rinnovo delle cantine, divenute Casa Braulio, e il restauro di Capanna Dosdè, lo storico bivacco nel cuore della Val Viola, mantenendo un ponte armonioso tra passato, presente e futuro”

“Braulio è più di un semplice amaro, rappresenta una preziosa eccellenza locale e incarna la bellezza incontaminata della Valtellina, che con un impegno concreto e costante continuamo a comunicare, promuovere e salvaguardare – afferma Edoardo Peloni, Mastro Distillatore e custode della ricetta segreta dell'amaro valtellinese – Grazie a una collaborazione straordinaria con il Comune di Bormio e il Parco Nazionale dello Stelvio, la nascita del Giardino del Tempo dimostra il profondo legame tra Braulio e le sue radici. Un luogo affascintane che a partire da oggi, finalmente, è a disposizione di tutta la comunità e degli amanti della montagna con l’obiettivo di offrire  esperienze autentiche”.

“La condivisione che ha caratterizzato il progetto testimonia lo stretto legame con un luogo simbolico al quale tutti teniamo -  sottolinea il Sindaco di Bormio Silvia Cavazzi - come Amministrazione comunale siamo grati a Braulio e Parco dello Stelvio per aver portato avanti con noi un'iniziativa che non soltanto valorizza il giardino ma ne amplia la prospettiva sia sotto l'aspetto culturale che naturalistico. Il Giardino del Tempo sarà uno spazio vivo, aperto come sempre alla cittadinanza e arricchito da nuove esperienze, proiettato verso le Olimpiadi, ma anche un luogo da percepire intimamente, immerso in un contesto paesaggistico di rara bellezza. Il biglietto da visita di Bormio che riassume in sé le sue peculiarità”.

“Con il Giardino del Tempo aggiungiamo un tassello fondamentale al programma per la valorizzazione del nostro patrimonio storico e artistico, in vista delle Olimpiadi e in prospettiva futura, allo scopo di ampliare e qualificare la nostra offerta turistica e per promuovere la nostra identità culturale – prosegue Paola Romerio Bonazzi, Assessore alla Cultura del Comune di Bormio - Abbiamo trovato in Braulio e Parco Nazionale dello Stelvio due partner che hanno condiviso i nostri obiettivi, grazie ai quali è stato completato un pregevole lavoro. Sono certa che i bormini e i turisti apprezzeranno lo sforzo e il risultato finale. Il Giardino del Tempo è per le persone che lo frequenteranno e che lo faranno vivere con la loro presenza: un luogo unico e bellissimo, tutto da scoprire”.

La conoscenza e la valorizzazione del Parco dello Stelvio passa anche attraverso la riscoperta del significato della coesistenza, ossia della condivisione di un territorio tra uomo e specie animali e vegetali - spiega Franco Claretti, Direttore dell’area protetta in Lombardia - Tale condivisione ha favorito nel tempo la conoscenza delle specie vegetali e delle loro proprietà tramandate da generazioni, ha dettato le norme per un utilizzo consapevole delle risorse, ha forgiato il carattere della gente e in parte plasmato i fondovalle e i versanti delle nostre montagne. Il giardino del tempo diventa per il Parco dello Stelvio occasione per assaporare il concetto di coesistenza in un contesto urbano di rara bellezza proprio in occasione del novantesimo anno dalla sua istituzione”.

 

Paola Paletti

PR Manager

Tags

©️la riproduzione – anche parziale – di questo contenuto è vietata senza citazione della fonte, ai sensi della legge sul diritto d’autore