Nella mattinata di sabato 7 dicembre, anche in provincia di Sondrio arriva la mobilitazione regionale del PD contro il disastro ferroviario figlio della mala gestione di Fontana e della giunta di destra che lo sostiene. Ogni giorno ce n’è una nuova! Anni di continui ritardi, treni cancellati, caos cantieri, promesse mancate, rimborsi soppressi, comunicazioni assenti. I cittadini sono esasperati!  

A Sondrio (via Trento/via Vittorio Veneto), Morbegno (piazza S. Antonio), Tirano (viale Italia) e Chiavenna (piazza Ploncher) saranno presenti i gazebo dei circoli territoriali del PD della Federazione di Sondrio e sarà l'occasione per incontrare i cittadini e diffondere loro materiale relativo al tema molto importante, che ha notevoli ricadute anche sulla nostra provincia e la nostra regione.

Sono anni che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia promettono un miglioramento del servizio che invece continua a calare nella qualità delle prestazioni offerte e il tutto brancolando nel buio, senza avere idea di cosa fare concretamente per risolvere i problemi.  

La linea della tratta Milano - Tirano è una delle linee più critiche della regione come dimostrano i 200 treni cancellati e i 1137 treni (il 54%), che sono arrivati con un ritardo fino a 15 minuti, considerando i convogli in circolazione nel periodo che va tra il 9 settembre e il 4 ottobre scorso.

Le Olimpiadi sono un traguardo, ma questa linea è anche una infrastruttura fondamentale di un territorio che viene classificato come “area interna”, che ha bisogno del trasporto pubblico innanzitutto per favorire crescita e sviluppo. Gli investimenti non si devono fermare al 2026, ma occorre iniziare a progettare interventi come i raddoppi selettivi del tratto tra Lecco e Tirano che è a binario unico, e il doppio binario può permettere di accorciare i tempi di percorrenza e ridurre i disagi che, oggi, si propagano a cascata ogni volta che un treno ha un inconveniente.

Bisogna con urgenza:

- Rivedere la programmazione dei lavori sulle tratte in modo che sia realistica e che non penalizzi i pendolari;

- Garantire sicurezza a tutti gli utenti del servizio e ai ferrovieri che ogni giorno lavorano a bordo dei treni regionali e ripristinare il posto di polizia ferroviaria nella stazione di Sondrio; 

- Reintrodurre il bonus ritardi e rivedere la comunicazione; deve essere tempestiva e dare informazioni puntuali sul servizio;

- Cambiare la dirigenza di Trenord, scegliendo le persone non per spartizione partitica, ma sulla base delle capacità  e delle competenze.