Conclusione dei Restauri dell’Ancona di Pietro Ramus: Una Meraviglia Rivelata
Dicembre 2024 sarà un mese memorabile per Grosotto e per la neonata Comunità Pastorale di Grosio-Grosotto-Ravoledo e Tiolo: i restauri dell’imponente ancona monumentale di Pietro Ramus, custodita nel Santuario della Beata Vergine delle Grazie, sono giunti a compimento. Quest’opera, simbolo di maestria artistica e di profonda devozione mariana, è stata riportata al suo antico splendore grazie a un attento intervento conservativo.
Il Restauro: Un Viaggio Tra Arte e Fede
Il progetto di restauro, guidato dal restauratore Luciano Gritti, ha richiesto mesi di lavoro meticoloso, durante i quali si è puntato a preservare la straordinaria bellezza dell’opera senza comprometterne l’integrità storica. L’ancona, realizzata da Pietro Ramus nel 1680-82, è una testimonianza unica della tradizione artistica e della spiritualità che ha attraversato i secoli.
Il restauro è stato interamente finanziato dal Ministero della Cultura (MiC), tramite la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. Questo contributo fondamentale permetterà alla comunità di Grosotto ma anche a tutta la Valtellina e Valchiavenna di riscoprire un capolavoro dall’inestimabile valore artistico e spirituale, dedicato a Maria.
La Devozione a Maria
Sin dalla sua nascita, il Santuario della Beata Vergine delle Grazie è il fulcro della devozione mariana per Grosotto e il territorio circostante. L’imponente ancona lignea è un tributo d’amore verso Maria, madre di Cristo, alla quale il popolo grosottino si è affidato nei momenti di speranza e difficoltà. Il restauro diventa così un atto di rinnovamento non solo artistico, ma anche spirituale, un richiamo alla forza della fede che attraversa i secoli.
Un Mese di Celebrazioni
- 6 dicembre: serata di spiritualità e cultura condotta da don Andrea Straffi, Responsabile Arte Sacra della Diocesi di Como, e don Ilario Gaggini, con il Coro Parrocchiale di Grosotto e l’organista Giuseppe Giacomelli.
- 7 dicembre: presentazione del progetto da parte degli studenti delle scuole medie e dialogo sul restauro con Luciano Gritti.
- 8 dicembre: Messa Solenne dell’Immacolata Concezione, presieduta da don Ilario Gaggini, in onore di Maria.
- 13 dicembre: concerto dell’Orchestra Antonio Vivaldi, diretto da Lorenzo Passerini, evento reso possibile dal Comune di Grosotto e dalla Comunità Montana di Tirano.
- 28 dicembre: concerto di fine anno “Barocco 2024”, con Mattia Calderazzo all’organo Serassi 1875 e Giulia Vicenzotti al violino.
Un Patrimonio Ritrovato Grazie a tanti Protagonisti
La conclusione di questo restauro non è solo una celebrazione dell’arte, ma anche un simbolo di rinascita per il territorio. Il progetto è stato reso possibile dalla dedizione della Fabbriceria della Beata Vergine delle Grazie e della Parrocchia di Grosotto, guidata fino a poco tempo fa da don Andrea Cusini, trasferitosi a Dubino nella Comunità Pastorale dei Cech, che ha passato il testimone a don Ilario Gaggini. Il loro impegno, insieme alla collaborazione di tutte le realtà coinvolte, ha permesso di restituire nuova vita a un’opera di inestimabile valore.
“Tra le Cose Più Rare al Mondo”
Fin dalla sua creazione nel 1682, l’ancona di Pietro Ramus è stata celebrata per la sua straordinaria bellezza. Così scrisse l’abate irlandese De Burgo nel suo trattato “Hydraulica, o sia Trattato dell'acque minerali del Massino, S. Mauritio, Fauera, Scultz, e Bormio, con la guerra della Valtellina del 1618. Sin'al 1638., & altre curiosità”, dopo aver visitato il Santuario nel 1689:
“..è tra le cose più rare al Mondo”.
“Questo restauro, probabilmente, confermerà la recensione del tempo”, sostiene la Fabbriceria, ricordando il valore inestimabile di quest’opera. “Con il suo splendore ritrovato, l’ancona torna ad essere un capolavoro che parla al cuore di chi la osserva, un invito a riscoprire il fascino eterno della devozione a Maria e della bellezza senza tempo”.
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