A Tirano la rappresentazione della Passione di Gesù Cristo

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A Tirano la rappresentazione della Passione di Gesù Cristo

Dom, 24/03/2024 - 20:15
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Si è svolta venerdì 22 marzo per le vie di Tirano la rappresentazione della Passione di Gesù Cristo. Un’iniziativa promossa dal prevosto don Stefano Arcara che così spiega “la genesi” di questo evento:

Già in altre parrocchie dove sono stato avevo pensato di realizzare una rappresentazione della passione. Qualche mese dopo essere arrivato a Tirano (11 giugno 2022) girando soprattutto nelle vie strette del centro storico  ho notato  alcuni scorci che mi sono  particolarmente piaciuti e che si prestavano per realizzare questo progetto. Questa mia idea, “l’ho buttata” quasi per scherzo in una riunione in parrocchia e i presenti l’hanno apprezzata e si son detti disponibili a cercare le persone per realizzarla. Durante l’estate scorsa con alcune persone presenti a quella riunione si è ripresa l’idea, si è cominciato a pensare il percorso ai luoghi per le ipotetiche stazioni. Si è subito capito che la stazione finale dovesse essere al "Castellaccio” perché facile è il paragone con Gerusalemme dove Gesù fu crocifisso in un luogo rialzato fuori dalla città e dal “Castellaccio” vi è  la vista su tutto Tirano. Da subito si è pensato di coinvolgere per le sue capacità Cristina Turella come regista, Michele Falciani per le sue competenze artistiche nella ricostruzioni degli ambienti e due cori: uno maschile (Monti Verdi) e un femminile (D’Altro Canto). Sono state poi definite le varie scene, i dialoghi tutti presi dal Vangelo e si è deciso di far sentire le voci esterne registrate, perché sarebbe stato difficile microfonare tutti e trovare tutte le persone necessarie a recitare. Si è cosi deciso di mettere in scena dei figuranti in vari quadri

La macchina organizzativa ha coinvolto oltre circa 150 persone che si sono appassionate all’iniziativa: i figuranti, le sarte costumiste che hanno tagliato e cucito oltre cento abiti, i componenti i due cori coinvolti, altri addetti a vari servizi organizzativi (luci-voci- strutture-viabilità) oltre alle persone che hanno messo a disposizioni propri oggetti o abitazioni ritenuti particolarmente adatti per la ricostruzione delle scene rappresentate nei vari quadri.

Alla rappresentazione hanno partecipato circa 700 persone, alcune provenienti anche dalle parrocchie dei vicariati di Grosio e Tirano in quanto quest’anno è stato scelto di utilizzare questo evento come appuntamento unitario quaresimale intervicariale. Don Stefano nella parrocchiale di S. Martino prima di ringraziare tutti quanti hanno collaborato cosi si è espresso: “Il nostro sogno è quello di farvi fare un’esperienza spirituale attraverso la visione di alcuni quadri umani, l’ascolto delle parole del Vangelo di Gesù e di alcune musiche, ma soprattutto speriamo di riuscire a trasmettervi delle emozioni.

Tutti quanti nella nostra vita facciamo l’esperienza del dolore, della sofferenza, del tradimento, dell’amicizia, della fedeltà e dell’amore; la rappresentazione di questa storia, la vita di Gesù, possa aiutarci a riflettere e a rielaborare nella nostra vita tutti questi sentimenti.

Non faremo una preghiera ma per vivere al meglio questa esperienza occorre cercare di mantenere il silenzio; solo in questo modo potremo essere raggiunti dalla voce dei cori che ci accompagneranno e ascoltare la voce dei corpi dei figuranti che ci trasmetteranno l’emozioni provate dagli uomini e dalle donne che hanno incontrato il Cristo.”

Dopo le ultime indicazioni pratiche, un silenzio composto, rotto solo dalle voci registrate e dai vocalizzi dei due cori, ha accompagnato nonostante il forte afflusso di persone tutta la rappresentazione iniziata nella parrocchiale di S. Martino con la presentazione del “primo quadro:  L’ULTIMA CENA”

Sul sagrato il “secondo quadro: L’ORTO DEGLI ULIVI”

Nel portico del Comune il “terzo quadro: IL RINNEGAMENTO DI PIETRO”

In Piazza Cavour sotto il portico della Banca Popolare il “quarto quadro: DAL SOMMO SACERDOTE”

Dopo aver attraversato la statale 38 si è giunti nella storica Piazza Parravicini  dove sul terrazzo di una casa privata è stato presentato il “quinto quadro: GESU’ DAVANTI A PILATO” con la coronazione di spine.

Il corteo è poi proseguito tra le secolari vie Ludovico il Moro e Porta Milanese per raggiungere la “Curt di Clement” dove è stato presentato il “sesto quadro: IL CIRENEO” e   iniziare poi a salire la storica via S. Maria dove nella confluenza con via Trivigno e l’inizio di via ai Castagneti vi è uno dei tanti Crocifissi che i nostri avi usavano porre ai bivi  delle strade che portavano verso l’esterno del paese. Ai piedi di tale Crocefisso è stato presentato il quadro forse più commovente: “GESU’ INCONTRA SUA MADRE”

Percorrendo l’inizio dell’antica strada, ancor oggi lastricata, che i nostri avi utilizzavano per andare nelle selve e per salire negli estivi maggenghi di Piscina, Canali e Trivigno, si è raggiunto “il Castellaccio” dove la rappresentazione si è conclusa con la crocifissione evocata dal rumore del battito di chiodi, dal eco di tuoni, dal grido “Dio mio Dio mio perché mi hai abbandonato” e dalla comparsa di una croce luminosa proiettata su tutta l’altezza del Castellaccio.

Una serata carica di significato e forti emozioni che ha fatto sentire la bellezza di una comunità che, nonostante i tempi difficili che stiamo vivendo, sa ritrovarsi, impegnarsi e dar vita a qualcosa di bello e di significativo per tutti.

Giovanni Marchesi

 

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