LA FESTA SOCIALE DELL'AVIS BORMIO
L'Avis Bormio ha radunato i suoi 1150 donatori per la Festa Sociale 2024, una serata con cui il sodalizio ha voluto ringraziare tutti per il singolo gesto quotidiano della donazione di sangue (o di plasma), un atto piccolo in sé, ma vitale per l’esistenza di molte persone. Lo ha testimoniato un’anonima signora che proprio grazie alle donazioni ha potuto affrontare una complicata patologia autoimmune, sino a pochi decenni fa quasi incurabile. Attraverso le sue parole, il presidente Avis Bormio Claudio Casari ha ricordato l’importanza di essere donatori e la bellezza di questa solidarietà fraterna, che aiuta in modo totalmente disinteressato ogni persona. Il percorso dell’associazione bormina, nata ben 65 anni fa, prosegue con lo stesso entusiasmo di allora perché “è fatto di impegno, passione, generosità ed emozioni” che si tramandano nel tempo e che ha saputo sensibilizzare anche le nuove generazioni all’importanza del gesto del donare il sangue.
E proprio per raggiungere sempre più giovani, i donatori del futuro, l’Avis Bormio ha intavolato diverse e proficue collaborazioni sul territorio, seguite e coordinate dall’efficiente lavoro della segreteria con Norma Bradanini: il premio devoluto ai Pasquali, la collaborazione con US Bormiese, l’evento Pedala e Previeni inserito nel calendario dell’Ottobre in rosa, il rapporto con le scuole "per spiegare ai ragazzi chi siamo e cosa facciamo".
Un dinamismo che sta dando i suoi frutti e che prosegue nel solco della fedeltà ai principi dei soci fondatori e della missione Avis Bormio.
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