PATTUGLIA 2024: SUI PENDII DELLA STELVIO PER RICORDARE 4 FIGLI DELLA MONTAGNA
Da diversi anni lo scialpinismo amatoriale dell’Alta Valle non viveva una serata così partecipata e densa di significati come quella di sabato 13 gennaio 2024.
Dopo anni di sospensione, infatti, il settore Manifestazioni dell’US Bormiese e lo Sci Club Alta Valtellina, con la collaborazione delle Guide Alpine Bormio e dell’associazione Skimo Bormio, e il prezioso sostegno delle ditte Camp, Crazy Idea, Level, Ski Trab e della società impianti Bormio Ski, hanno riproposto nel calendario invernale la cosiddetta “Pattuglia”, ossia la salita con le pelli di foca da Bormio a Bormio 2000 con la particolarità di essere legati in cordata per l’intero percorso di 750 metri di dislivello.
L’idea di riportare in auge tale evento è stata prima di tutto un amorevole tributo a quegli amici scomparsi che nello scialpinismo – e più in generale nella montagna – avevano trovato una dimensione ideale in cui esprimere al meglio le loro qualità e le loro passioni sportive.
Jacopo, Lorenzo, Luca e il giovanissimo Mirko Lupo erano figli di questa montagna e dei suoi valori più autentici: libertà, spazi e orizzonti da percorrere con le proprie forze, sacrificio, impegno e una passione sconfinata da condivisione con gli amici e i compagni di percorso.
La Pattuglia 2024 è stata dedicata a loro e l’invito degli organizzatori è stato raccolto da 85 squadre per un totale di 340 concorrenti partecipanti alla “pellata” notturna, mentre alla cena immediatamente successiva si sono presentate oltre 300 persone.
Cronaca della Pattuglia 2024
Elena, Francesca e Beatrice della Polisportiva Albosaggia (presente con un numeroso seguito di atleti) sono state le più giovani che hanno calzato gli sci per risalire i 750 metri di dislivello del tracciato (classe 2011); ben 60 anni le separano dagli arzilli presaschi Albino, Gaetano e Maurizio (classe 1951), che sulla pista Stelvio hanno trovato ancora la spinta giusta per un ottimo tempo, spronati dal ben più “giovane” compagno Ciro Motta (classe 1970).
Poco più di 30 minuti il tempo della prima pattuglia giunta sul traguardo (il team “SCAV” di Robert Antonioli, Federico Bonseri, Andrea Prandi e Michele Pozzi con 31:55) e 10 minuti in più per le vincitrici al femminile (il team “Bimbe di Toio” ossia Katia Mascherona, Manuela Pedrana, Anna Pedranzini ed Erika Sanelli col tempo di 41:22); 90 minuti il tempo massimo di completamento della gara.
A seguire, la cena e le premiazioni al Pentagono di Bormio con l’assegnazione anche dei riconoscimenti speciali; infatti, oltre al podio assoluto con trofei in ricordo di Lorenzo Holzknecht, sono state premiate le pattuglie vincenti della categoria junior (che hanno ricevuto dalla famiglia Olcelli uno speciale dono in ricordo di Mirko Lupo) e le pattuglie femminili/miste (premiazione, questa, dedicata a Jacopo Compagnoni), mentre un altro riconoscimento è stato aggiudicato ai concorrenti che più si sono avvicinati al tempo segreto.
Prima di terminare la serata c’è stato il tempo di un ultimo tributo ideato dall’associazione Skimo Bormio in memoria di Luca “Droga” Dei Cas, per celebrare “l’uomo skialper dell’anno”: il premio è stato consegnato a Adriano Greco con la seguente motivazione: “È stato un grande atleta che ha contribuito a far diventare l'Alta Valtellina il regno dello scialpinismo agonistico. Da decenni un riferimento importante come tecnico ed allenatore per gli atleti di questo movimento. Sempre disponibile nel contribuire alla divulgazione dello scialpinismo e a fare conoscere questo affascinante sport anche ad un pubblico più vasto”.
Anna
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