Chiuro, 12 ottobre - “Buoni fino in fondo”, questo lo storico slogan della Latteria di Chiuro che, oltre ad accompagnare i suoi prodotti, ha fatto da filo rosso per la due giorni dedicata ai propri commerciali che, lo scorso fine settimana, hanno raggiunto la Valtellina per prendere parte all’evento organizzato per loro dall’azienda che rappresentano in tutta Italia. 

Come è noto, la promozione territoriale, così come la sostenibilità, il benessere animale e la costante ricerca della qualità, rientra fra gli obiettivi che la Latteria di Chiuro persegue da sempre con impegno e dedizione. 

Quale migliore occasione, dunque, se non una due giorni di lavoro per far conoscere il territorio valtellinese a chi arriva dal Lazio, dall’Abruzzo, dalla Sicilia, dalla Toscana e ovviamente dalla Lombardia. 

Lavoro, dunque, e approfondimento degli obiettivi strategici aziendali, ma anche il consolidamento di una serie di collaborazioni che la Latteria ha saputo costruire nel tempo proprio nella sua terra d’origine. 

Sono infatti stati coinvolti per meglio trasmettere i valori e le peculiarità locali alcuni attori territoriali che, grazie alle loro attività, promuovono una Valtellina “di qualità”, una Valtellina ricca di storia, tradizioni, cultura ed eccellenze come ha ribadito il presidente della Latteria, Franco Marantelli accompagnato dalla responsabile della comunicazione, Matilde Robustelli Della Cuna. 

Nella giornata di giovedì 5 ottobre, infatti, gli ospiti hanno ricevuto una calorosa accoglienza e la serata è proseguita con una cena con degustazione guidata da un mastro assaggiatore di Onaf. 

Venerdì 6 ottobre, invece, dopo una serie di incontri tecnici e un light lunch presso la Stuzzicheria della Latteria di Chiuro, l’attività di team building si è spostata presso una suggestiva dimora storica di Ponte in Valtellina (Il Roseto del Drago) dove si è svolto il gioco culinario a squadre “Buoni fino in fondo”, una gara amichevole dove le diverse squadre composte dai commerciali, dopo una lezione dimostrativa a cura di Alberta, un’esperta “scarellatrice” di pizzoccheri, si sono cimentate nella preparazione del tipico piatto valtellinese con tanto di giuria e scheda di valutazione finale. 

Tutti promossi?  

Quel che è certo è che l’iniziativa, curata nei minimi particolari, è stata molto apprezzata da tutti i partecipanti che sabato sono ripartiti dalla Valtellina con un notevole bagaglio di esperienze e conoscenze dirette di un territorio che ha molto da raccontare. 

E nei prodotti della Latteria questo racconto è evidente e si fa sostanza. 

Perché al di là della qualità e validità del prodotto in sé, il cui giudizio finale spetta ai consumatori, l’obiettivo della Latteria è proprio quello di “mettere nel vasetto” non solo latte 100% valtellinese, ma anche la propria storia fatta di rispetto: per le tradizioni, per il valore del tempo (per le cose buone ci vuole il giusto tempo), per le buone relazioni e collaborazioni, per la ricerca e il giusto equilibrio fra passato e modernità, per il benessere animale, per la cura dei dettagli. Tutto ciò rappresenta il vero autentico gusto dei prodotti della Latteria di Chiuro.

Matilde Robustelli