FRAMMENTI DI STORIA. L'Istruzione scolastica e religiosa a Sondalo nel Seicento
Contrariamente a quel che si pensa comunemente, nei secoli passati esistevano aree rurali ove il livello di alfabetizzazione era mediamente più elevato, come ha analizzato l’autore nel caso di Sondalo, dove già dal 1650 è testimoniata la volontà di occuparsi dell’istruzione pubblica. Infatti, il lascito testamentario di Giovanni Pietro Bassanino conservato nell’archivio storico parrocchiale di Sondalo, prevedeva una donazione finalizzata all’istituzione di una scuola pubblica, da esercitarsi a cura di un sacerdote appositamente incaricato e remunerato (l’istruzione era prerogativa quasi esclusiva dei sacerdoti). Nei secoli passati, infatti, il legame tra istruzione e fede era fortissimo ed era determinato non solo dal doppio ruolo clerico-professorale, ma anche dalle ripetute disposizioni riguardanti la partecipazione degli scolari alle messe e al rispetto delle feste religiose”. Nei giorni feriali si concedeva che gli orari delle messe fossero stabiliti “ad ora comoda per gli scolari”, laddove per “ora comoda” si intendeva – ovviamente – un orario compatibile con i lavori che i giovanetti dovevano sbrigare, ché la scuola non rientrava certamente fra le priorità di una famiglia contadina…
Tra gli obblighi dei discepoli, l’osservanza dei precetti religiosi (ad esempio, in caso di mancato adempimento del sacramento della confessione bimestrale era prevista l’espulsione) o il divieto di introdurre armi nella scuola; da parte del maestro-mercenario, l’obbligo di ricevere un attestato di abilità rilasciato dai Gesuiti di Bormio e, in aggiunta, l’insegnamento gratuito “a tutte le figliole di detta comunità che verranno ad imparare, a leggere, scrivere e far di conto”.
Anna
I. SELVINI, Istruzione scolastica e istruzione religiosa in Valtellina nel Seicento: il caso di Sondalo, Boll. 16/2013
https://www.cssav.it/wp-content/uploads/2017/02/Bsav-16-11-Selvini-ScuolaSondalo.pdf
Foto: litografia di E. Mercey, Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche. Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli
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