DAI BEATLES AGLI AEROSMITH, CAVALCATA FRA GRANDI INTERPRETI DEL ROCK IN VESTE SINFONICA

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DAI BEATLES AGLI AEROSMITH, CAVALCATA FRA GRANDI INTERPRETI DEL ROCK IN VESTE SINFONICA

Mar, 21/02/2023 - 15:44
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Una musica è bella o brutta a prescindere dal genere cui appartiene. Intorno a questa affermazione si sono arrovellati “conservatori” e “progressisti”, ovvero patiti a oltranza della musica classica (la cosiddetta musica “colta”) e i seguaci del pop rock, filone che si lega in particolare al gusto dei giovani e giovanissimi. In più di un’occasione abbiamo avuto prova della volontà di creare un mix fra generi, mirato proprio a dimostrare la bellezza della musica a prescindere: il caso del “Pavarotti & Friends” è stato emblematico, ma ci viene in mente anche Frank Zappa, che si destreggiava fra semplici canzoni, teatro del nonsense e ricerca.

La Vivaldi, orchestra “classica” per definizione ma aperta a ogni esperienza musicale a condizione che la musica sia comunque valida, ha fatto la scelta intelligente (ma perché non dire giusta?) di riproporre, dopo l’esordio con successo “planetario” nella propria Stagione Sinfonica al Teatro Sociale, lo stesso concerto dal titolo “Symphonic Rock”, al PENTAGONO DI BORMIO, VENERDÌ 24 FEBBRAIO alle ORE 21, e ciò a seguito anche delle molte richieste pervenute nei giorni successivi.

Il concerto presenta, con gli arrangiamenti per grande orchestra sinfonica ad opera di MELOS FACTORY e il supporto di musicisti aggiunti dell’Orchestra Milano Classica, medley dei mitici Beatles, e dei Queen, che ricordiamo per la voce tenorile di Freddie Mercury, celebrato dal recente film “Bohemian Rapsody”. Ma non mancheranno gli eterni rivali dei Beatles, cioè i Rolling Stones, col brano Paint it, Black, famoso per la sua cantilena orientaleggiante (la band utilizzò infatti anche il sitar). E ancora i Led Zeppelin con Stairway to Heaven, gli Europe con Eye of the Tiger e la popolarissima The Final Countdown, i Metallica (Nothing Else Matters), l’”uomo delle stelle” David Bowie, gli Animals con la loro hit anni Sessanta, l’ossessiva The House of the Rising Sun, i più contemporanei Aerosmith (I Don’t Want to Miss a Thing), i Guns n’ Roses, che ricordiamo per le sonorità hard (con Sweet Child o’ Mine), e i Police, in cui militò Sting, con Roxane.

Il biglietto di ingresso di 25 euro è acquistabile alla ProLoco presso l’Ufficio Turistico di Bormio oppure online sul sito orchestravivaldi.mticket.it

Sono a disposizione dei giovani fino ai 17 anni compiuti 100 biglietti a ingresso libero, da ritirare al Pentagono di Bormio senza preventiva prenotazione a partire dalle ore 19.

Per informazioni: Amici della Musica 348 3256939

 

Irene Valentini

Staff Comunicazione 

Orchestra Antonio Vivaldi

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