Marco Odermatt griffa il SuperG di Bormio
Il fenomeno dello sci mondiale, leader incontrastato della generale della Coppa del Mondo, ha letteralmente dominato il superG di Bormio grazie ad una super prestazione. Su di una Stelvio bellissima, ancora più ghiacciata rispetto a ieri e che ha costretto gli uomini jet a spingersi vicino al limite anche a causa di una tracciatura molto esigente, Marco Odermatt ha mostrato tutta la sua classe cristallina domando per la prima volta la Stelvio. Il fuoriclasse elvetico ha fatto segnare il miglior tempo in ogni parziale fermando le lancette del cronometro sull’1’29”27.
Veder sciare oggi sulla Stelvio questo straordinario atleta, destinato a scrivere pagine della storia dello sci alpino, è stato come assistere ad una sinfonia. E grazie a questa vittoria Odi ha scavalcato Kilde, solo 8° staccato di 2”15 centesimi e stanchissimo all’arrivo, nella classifica di specialità (280 i punti dell’elvetico contro i 212 del norvegese) e, ovviamente, ha incrementato il vantaggio su Kilde nella generale di Coppa del Mondo (Odermatt è salito a quota 946 punti contro i 617 di Kilde).
Dietro di lui il vuoto o quasi. L’unico che ha provato a rimanere perlomeno in scia di Odermatt è stato l’austriaco Vincent Kriechmayr, vincitore della discesa di ieri, che alla fine ha accusato un distacco di 64 centesimi. Sorpresa al terzo posto. Primo podio della carriera in superG per l’elvetico Loic Meillard, partito col 21, che ha stupito forse anche sé stesso e alla fine è giunto a 1”22 dal compagno di squadra. Quarta piazza, a 1”36 dal vincitore, per l’austriaco Daniel Hemetsberger e quinto posto per l’eterno francese Alexis Pinturault, a 1”40. Poi il canadese Crawford, a 1”51, lo svizzero Rogentin, a 1”54, Kilde, a 2”15, Babinsky, a 2”20, e Gino Caviezel, a 2”26.
Gli italiani oggi non sono riusciti ad interpretare al meglio il superG sulla Stelvio. Paris è uscito prima di metà gara e se ne è andato via delusissimo mentre Casse non è riuscito a far meglio della 28^ piazza. Il migliore degli azzurri è stato Christof Innerhofer, 19° a 2”80 da Odi, mentre Giovanni Franzoni si è piazzato 22°, con un ritardo di 3”38, Matteo Marsaglia 25° a 3”62, e Florian Schieder 30° a 3”83.
INTERVISTE
Marco Odermatt - È stata una gara difficile, il tracciato era molto tecnico e la pista ghiacciata. Sono partito subito bene al cancelletto e in gara sentivo di essere sempre un passo avanti e questo ha reso tutto più semplice. Il mio obiettivo era di sciare al massimo, soprattutto nelle parti tecniche, e ha funzionato. Mi sono divertito, è stata una sfida ma sono riuscito a vincerla.
Vincent Kriechmayr - Un primo e un secondo posto sono più di quanto mi aspettassi qui a Bormio. Oggi, inoltre, è stata una giornata particolare: Mathias è un ragazzo straordinario, un leader per il nostro team. Ha aiutato molto me e i tutti i giovani. È una perdita per la nostra squadra, ma gli auguro tutto il meglio e spero di rivederlo presto.
Loic Meillard - Sono contento del mio terzo podio, mi piace quando la neve è dura e ci sono i salti, quindi sono davvero soddisfatto di come ho sciato. La Stelvio è una pista difficile, dura e ghiacciata. Non avendo fatto molti allenamenti rispetto ad altri ragazzi, ho cercato di spingere il più possibile anche perché oggi mi sono trovato bene con i materiali.
Christof Innerhofer - È stata una gara davvero dura, forse la più difficile di sempre. Ho fatto qualche cambiamento all'attrezzatura e questo mi ha dato più fiducia, ma non sono più abituato alle reazioni degli sci con quell'assetto. Purtroppo ho sbagliato verso la fine e questo mi è costato tempo prezioso, però sono andato meglio dei giorni scorsi in SuperG.
Ufficio Stampa bormioskiworldcup
Foto: Alberto Urbani
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