La città di Matera si racconta a Bormio
Una mattinata interessante per alcune classi dell’istituto Alberti e per alcuni operatori del comprensorio di Bormio che, dopo aver ascoltato dai protagonisti il racconto dello sviluppo turistico di Matera, hanno potuto esprimere le proprie idee e opinioni sulle prospettive del proprio territorio.
L’agenzia Formez, responsabile del progetto regionale di formazione nell’Area Interna dell’Alta Valtellina, ha organizzato a Bormio, martedì 15 novembre 2022, presso l’istituto Alberti, un seminario di confronto sul CASO MATERA, un esempio di sviluppo turistico e un momento di confronto tra i partecipanti.
Relatori il dott. Salvatore Capezzuto, esperto di procedimenti amministrativi, il dott. Gianpiero Perri, consigliere economico del presidente della Regione Basilicata e per l’Azienda di promozione territoriale della Basilicata, il dott. Antonio Nicoletti, direttore generale, e la dott.ssa Stefania Bruni, responsabile del servizio marketing.
Matera si trova nella parte orientale della Basilicata e spunta quasi indistinta ai piedi del Parco della Murgia Materana. Agli inizi degli anni ‘50 era definita la “vergogna d’Italia” per la qualità della vita che la popolazione conduceva nelle case rupestri, dove si viveva di sussistenza ed in condizioni di scarsa igiene.
Uno scempio inconcepibile, in un territorio che arrancava mentre l’Italia correva veloce nel periodo del dopoguerra. Nei decenni successivi Matera è stata tuttavia capace di valorizzare l’unicità del suo paesaggio, trasformando la vergogna in orgoglio e oggi si presenta al mondo come un gioiello in uno scrigno di pietra.
Protagonista di questa trasformazione è stato un gruppo di giovani che, innamorati della loro terra, hanno inizialmente studiato le loro radici e successivamente hanno riscoperto e valorizzato le ricchezze ereditate dai loro avi e da tempo dimenticate.
Il processo di sviluppo di Matera e della Basilicata si è avviato attraverso una legge regionale innovativa e con la creazione di una nuova agenzia turistica, dotata di professionalità specifiche che, nel tempo, hanno saputo dar valore all’ambiente, alla cultura e all’enogastronomia del luogo, portando Matera a diventare capitale Europea della Cultura nel 2019 e Patrimonio mondiale dell’Umanità.
La legge ha favorito la sinergia tra il settore pubblico e quello privato, che hanno individuato dei prodotti ‘locomotiva’ e dei prodotti ‘rimorchio’ o secondari sul quale sviluppare la strategia della destinazione. Grazie a finanziamenti di non rilevante entità ma attentamente finalizzati, il sistema turistico è riuscito a sviluppare una serie di iniziative vincenti come, ad esempio, il giro d’Italia a Vela che nel 2010 sbarcò per la prima volta in Basilicata, l’ospitalità del film “Basilicata coast to coast” e del film ‘The Passion’, la costruzione della Madonna Nera del Pollino a cura della famosa artista olandese Daphné Du Barry e una importante iniziativa di collaborazione con il Vaticano, per la costruzione del primo presepe raffigurante la città di Matera che poi è stato esposto in tutto il mondo.
Le ultime iniziative più innovative riguardano la pubblicazione di storie ambientate a Matera sul famoso settimanale Topolino e una mappa del videogioco Minecraft ambientata in Basilicata.
I numeri delle presenze confermano che Matera è la città Europea che attualmente ha il maggior tasso di crescita dal punto di vista turistico e che, nel 2022, risulta essere la città più accogliente al mondo basandosi su 232 milioni di recensioni su booking.com.
I ragazzi dell’Alberti, che i relatori del convegno hanno definito “futuri amministratori e imprenditori del Comprensorio di Bormio”, hanno potuto in questa sede esprimere i propri pensieri su quello che potrà essere lo sviluppo turistico del comprensorio. Pochi gli ottimisti, molti preoccupati per il futuro, tutti sensibili alla tutela dell’ambiente e del paesaggio. Parte di questi giovani si rammaricano di non poter esprimere le proprie potenzialità ed aspirazioni, perché si trovano in un contesto eccessivamente attento allo sport e dove è difficile sviluppare le proprie passioni culturali (cinema, musica). “Se volessi andare al cinema dovrei fare 40 chilometri di auto” afferma un giovane.
Per i ragazzi le Olimpiadi invernali del 2026 possono essere un trampolino di lancio, ma nello stesso tempo di caduta, se non si sarà pronti a soddisfare le aspettative degli ospiti, durante e dopo l’evento. Amanti delle loro montagne, auspicano che il territorio conservi le sue caratteristiche e le sue bellezze naturali e che non diventi un territorio come tanti altri.
Il convegno è stato dunque un’occasione per conoscere e capire alcune proposte di sviluppo territoriale e turistico che potrebbero sicuramente funzionare anche nel bormiese ma, soprattutto, per ascoltare la voce dei giovani studenti dell’Istituto Alberti che nel bormiese saranno i futuri protagonisti.
Daniela C.
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