Leopardi alla miniera di Lanzada: lettura e musica per riscoprire il poeta di Recanati
L’infinito e il canto notturno di un pastore errante dell’Asia, passando per le atmosfere di tiepida speranza della quiete dopo la tempesta; queste sono soltanto alcune delle famose liriche del poeta Giacomo Leopardi che sono state lette nella serata di lunedì 26 settembre, all’interno della Miniera della Brusada a Lanzada. A prestare la voce ai versi del Sommo Poeta la lettrice Raffaella Folini, la cui lettura è stata accompagnata da brani di Hendel, Eine Kleine e molti altri, eseguiti dal quartetto d’archi diretto da Matteo Maggioni. La serata, svolta nel contesto del progetto “La cultura rinasce (e passa in Valtellina)”, organizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, è stata un’occasione per ricordare la grandezza dei temi leopardiani, con l’obiettivo di valorizzare la poesia in una società che tende a relegarla sempre più ai margini del dialogo culturale. «Ricordare oggi una grande figura della poesia come Giacomo Leopardi, attraverso i suoi versi, non ha solo un valore celebrativo, ma, nel nostro intento, soprattutto sociale. - ha dichiarato il Dirigente UST Fabio Molinari – È importante recuperare la dimensione morale ed etica della poesia, che non sappiamo più comprendere, cercando di far dialogare il suo contenuto, che talvolta ci sembra distante e tedioso, con il nostro tempo. La poesia è uno degli strumenti più efficaci per approfondire noi stessi, e in questa ricerca scoprire anche l’Altro nella sua dimensione più intima e privata». Presenti durante la serata anche Corrado Fabi e Patrizia Zuppini, titolari dell’azienda IMI Fabi e proprietari della miniera, oltre ad un rappresentante del Comune di Lanzada che ha contribuito a sostenere l’iniziativa.
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