LA RE STELVIO MAPEI INCORONA I SUOI VINCITORI

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LA RE STELVIO MAPEI INCORONA I SUOI VINCITORI

Dom, 10/07/2022 - 22:25
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Tornano i grandi numeri sulla Re Stelvio Mapei e sono numeri che non possono che far piacere poiché testimoniano la voglia di riappropriarsi di quelle tradizioni sportive per cui l’Alta Valle è diventata famosa. La 37^ edizione della manifestazione dedicata a ciclisti e podisti, cui da qualche anno si è aggiunta la specialità delle e-bike, ha totalizzato 2177 iscritti, di cui 2002 partenti e 1617 arrivati alla meta entro le 14:00, ora in cui si chiudeva la gara e la famosa strada realizzata dall’ing. Donegani è stata riaperta al transito veicolare.

Per i concorrenti, inoltre, la salita è avvenuta in condizioni climatiche non particolarmente sofferte, dato che il caldo persistente di questi mesi è stato interrotto proprio domenica 10 luglio 2022, con una giornata nuvolosa e discretamente fresca (che ai 2758 mt dello Stelvio significa circa +5 gradi nella prima mattinata!).

Grande e piacevole sorpresa nella corsa podistica Fidal: uno spumeggiante Matteo Bradanini giunge sul traguardo pressoché inviolato (solo le prime 5 e-bike lo hanno preceduto) e benché tesserato per la DK Runners Milano, il sapore di questa vittoria è dolce per l’US Bormiese, la società in cui è cresciuto e per la quale oggi gestisce attivamente il settore Atletica. 01:34:36 il tempo del bormino, seguito a breve distanza da Michele Belluschi (Grottini Team Recanati) a 01:34:49 e da Francesco Mascherpa (Runners Legnano) con il tempo di 01:37:46. Fra le donne, l’inarrivabile Ivana Iozzia (Corradini Rubiera) fa piazza pulita per l’ennesima volta della concorrenza e si impone con 01:53:38 piazzandosi 17^ nella generale! La seconda classificata, Nives Carobbio (Atletica Paratico) arriva dopo ben 5 minuti a 01:59:22, mentre il terzo gradino è occupato da  Sarah Aimee L'epee (Atletica Settimese) a 02:01:56.

Nella corsa non competitiva i tempi restano comunque importanti e al di sotto delle 2 ore, almeno per il primo classificato Luigi Rota (Atletica Franciacorta), che giunge al traguardo con un ottimo 01:55:56 facendo il vuoto fra i suoi avversari. Il secondo e il terzo del podio, infatti, faranno capolino sul passo solo dopo un’altra mezz’ora abbondante: Jacopo Veronelli con il tempo di 02:26:44 e Mauro Fino con il tempo di 02:27:30. Nella classifica in rosa le prime tre donne sono Elena Pascolini (02:43:23.65), Michela Vitali (02:45:33.85) e Monica Redaelli (02:52:50.24), che rientrano anche nella top ten generale della non competitiva.

Sui pedali, la competizione riservata alle e-bike è la meno agonistica in assoluto ma non per questo priva di classifica, con i tempi indicati secondo l'ordine alfabetico dei partecipanti.

La gara ciclistica riservata ai tesserati ha premiato Mattia Gaffuri (Swatt Club), che in dirittura di arrivo si concede il lusso di un energico e potente sprint superando negli ultimissimi metri Luca Vergallito (OM.CC), che varca il traguardo con gli ultimi residui di forza. 01:03:23.94 il tempo di Mattia e 01:03:35.64 quello di Luca. Chiude il podio Patrick Facchini (Grafiche Zorzi-Meccanica Melzani) a 01:05:33.37 e solo per pochi centesimi il beniamino di casa Andrea Prandi si deve accontentare della medaglia di legno. Fra le donne, Samantha Arnaudo (OM.CC) giunge con uno strepitoso 01:15:26.20 distaccando le avversarie di quasi 10 minuti: Monica Trinca Colonel (Grosio Ciclismo) fa segnare 01:24:14.90 e Giorgia Bandini (Bombardier Squadra Corse) 01:25:26.58.

Nella classifica più partecipata in assoluto, il cicloraduno (oltre 600 concorrenti al traguardo contro i 374 della gara ciclistica agonistica, i 255 della corsa Fidal e i 157 della podistica aperta a tutti), la vittoria è andata al furiccio Davide Trentin, che con 01:14:49.50 precede Matteo Maroni (01:15:54.86) e Giorgio Ferrara (01:16:01.03). Al femminile la prima donna a sfrecciare sotto il gonfiabile è Antonella Giacomazzi (01:37:05.88), cui seguono Irene Bettini (01:48:31.13) e Laura D’Urbino (01:52:31.94).

«È sempre bello vedere così tanta gente salire sullo Stelvio – è il commento di Mario Zangrando, presidente del settore Ciclismo US Bormiese – siamo contenti che la manifestazione sia stata partecipata ed è sempre un piacere per noi avere il sostegno di Mapei e della famiglia Squinzi, che una quindicina di anni fa ha creduto nel nostro sogno. La Re Stelvio Mapei, oggi come 37 anni fa, ha ancora la freschezza della conquista di un passo mitico e di una strada epica, su cui si sono scritte pagine di storia indimenticabile. Le stesse pagine e le stesse emozioni che vorremmo offrire a tutti i partecipanti».

La Re Stelvio Mapei 2022 si chiude ancora nel segno dell’internazionalità: oltre ad alcuni atleti della olandese di short track (tra cui la formidabile Schulting, al via ma senza chip), la manifestazione US Bormiese ha ospitato canadesi, americani, polacchi, ungheresi, lussemburghesi, austriaci, svizzeri, tedeschi, svedesi, canadesi, cechi. Ma oltre agli iscritti, tanti italiani e tanti valtellinesi hanno approfittato dell’occasione per percorrere la strada in tutta tranquillità, senza pericoli e senza assillo di veicoli motorizzati. Una tendenza che si sta facendo largo nel mondo e consente alle persone di ripristinare, anche solo per qualche ora, un contatto più diretto e più intenso con l’ambiente circostante. Con buona pace dei mugugni dei soliti noti.

 

 

Anna

Tutte le foto  disponibili su foto.usbormiese.com