Il Panathlon rende omaggio allo sport
La premiazione del Panathlon Club Sondrio, avvenuta nella giornata di sabato 16 ottobre 2021, ha riportato tutta la bellezza e la forza evocativa di un importante riconoscimento sociale nel cuore storico cittadino ovvero quel Teatro Pedretti che si avvia a compiere 200 anni e che è stato interamente restituito alla popolazione dopo un lungo e attento restauro. Le due annualità 2019 e 2020 sono state riunite in un unico appuntamento, ancora più significativo perchè giunto dopo i dolorosi mesi di stop forzato; 9 personaggi del mondo sportivo sono saliti sul palco a ritirare il premio che la giuria ha loro assegnato, per meriti legati allo sport e perchè in grado di lasciare un segno profondo nel territorio o nel campo in cui si sono trovati ad operare.
Il presidente Nicola Tomasi ha fatto gli onori di casa unitamente al sindaco Marco Scaramellini, al viceprefetto Guglielmo Borracci, al governatore Attilio Belloli e ai vari consiglieri e soci del Panathlon, che dal 1953 (uno dei Club più antichi di tutta Italia, il 6° in ordine di tempo) sostiene e promuove i valori dello sport per fare in modo che "attraverso lo sport tutti si rendano conto che possiamo essere persone migliori". E proprio per onorare questi valori, fu istituito nel 2001 - fra gli altri - il premio "fair play" da assegnare a coloro che si distinguono in modo particolare per il comportamento corretto; un premio che, sino a oggi, è stato consegnato solo a 3 sportivi: Nicola Franceschina (2001), Roberto Della Maddalena (2010) e Arianna Bertini (2019).
Per l'Alta Valle questa giornata è stata particolarmente densa di riconoscimenti, grazie ai premi tributati a Robert Antonioli (atleta 2019), Alessio Martinelli (studente-atleta 2019) e Pierluigi Spechenhauser (benemerito dello sport 2020): persone che hanno già lasciato un'impronta profonda nella storia sportiva locale e internazionale e che, nelle loro stesse parole, hanno testimoniato le fatiche, le difficoltà ma anche le soddisfazioni nell’impegno che ha sinora contraddistinto la loro attività e che Robert Antonioli ha sintetizzato benissimo con un “si soffre, ma si sogna”.
Tutti coloro che gravitano intorno al mondo sportivo, conoscono benissimo i sacrifici che bisogna affrontare e sono consapevoli che i risultati non sempre sono all’altezza delle aspettative. Ma quello che fa veramente la differenza è l’impegno che ci si mette, che è naturalmente supportato dalla passione per una certa disciplina. “Chiunque può arrendersi – dice Alessio – è la cosa più semplice del mondo; ma resistere quando tutti gli altri si aspettano di vederti cadere a pezzi, è la vera forza”.
Tutti gli sportivi premiati hanno avuto un pensiero per la propria famiglia, il vero pilastro grazie alla quale sono riusciti ad emergere e possono continuare ad esercitare il loro sport con una certa tranquillità, ben sapendo – come ha brillantemente ammesso Fausto Scolari – che “ci sarà sempre qualcuno che ci terrà aperta la porta di casa…”; ma oltre alla famiglia, c’è un’altra forza che nel mondo dello sport riesce a smuovere le montagne ed è costituita dal volontariato: non a caso, Pierluigi Spechenhauser ha dedicato il premio ricevuto anche a tutti i volontari che animano l’US Bormiese, la società di cui è presidente da ormai 3 lustri.
E se sulla famiglia si può sempre contare, vogliamo però sperare che anche la forza del volontariato non abbia mai a spegnersi e possa continuare a coltivare i talenti giovanili del futuro.
TUTTI I PREMIATI DEL PANATHLON:
atleta 2019: Robert Antonioli
studente-atleta 2019: Alessio Martinelli
benemerito dello sport 2019: Orlando Salomoni
tenico-allenatore 2019: Franco Marelli
fair-play 2019: Arianna Bertini
atleta 2020: Andrea Bagioli
studente-atleta 2020: Rocco Baldini
benemerito dello sport 2020: Pierluigi Spechenhauser
tecnico-allenatore 2020: Fausto Scolari
Anna
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