LA RASSEGNA CINEMATROGRAFICA DEL CAI PARLA VALTELLINESE

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LA RASSEGNA CINEMATROGRAFICA DEL CAI PARLA VALTELLINESE

Mer, 13/05/2020 - 18:19
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La rassegna cinematografica di questa settimana del Club Alpino Italiano “La montagna a casa” parlerà molto di Valtellina e Alta Valle: infatti verranno proiettati diversi filmati con protagoniste le nostre guide o le nostre montagne, a partire dalla spedizione italiana del 1954 sul K2 in cui detonò la scintilla tra Achille Compagnoni (originario di Valfurva) e Walter Bonatti (che scelse di abitare a Dubino) per proseguire con lo stupendo granito della Valmasino (Masino primo amore, mercoledì 13 maggio) ed infine con la guida Oreste Forno, originario di Berbenno, che racconta del lavoro di guardiano di dighe (Guardiano di stelle, martedì 12 maggio).

La rassegna cinematografica “La montagna a casa” è curata dal Cai in collaborazione con Sondrio Festival, Museo nazionale della montagna e Parco dello Stelvio.

Italia K2 (venerdì 15 maggio, link primo tempo ore 21link secondo tempo ore 22) è il film ufficiale della spedizione (uscito nel 1955), del regista Marcello Baldi, e Chogori. La grande montagna, di Roberto Condotta (realizzato nel 2004 per il cinquantesimo anniversario della salita). Nella seconda metà degli anni ’50, Italia K2 riscosse un enorme successo sia in Italia sia all’estero. Le riprese delle varie fasi della scalata si devono dalla cinepresa del bolognese Mario Fantin, cineasta rigoroso e attento documentatore dell’alpinismo, che accompagnò gli alpinisti fino a 7000 metri di altitudine. Oltre quella quota, Fantin cedette la cinepresa ai compagni e, nella parte conclusiva dell’ascensione, ad Achille Compagnoni e a Lino Lacedelli che, adeguatamente istruiti, immortalarono le immagini della vetta. Sequenze cui spetta un primato importante: furono infatti le prime sequenze della storia del cinema girate fino a quel momento sulla cima di un “ottomila”. Al rientro della spedizione, poiché il progetto prevedeva di far uscire Italia K2 nel normale circuito commerciale delle sale cinematografiche, il girato venne affidato al regista Marcello Baldi, classe 1923, un trentino da diversi anni residente a Roma e che in precedenza era stato aiuto regista di Alessandro Blasetti e Vittorio De Sica. L’incarico di Baldi era quello di realizzare un prodotto destinato al grande pubblico, che non necessariamente conosceva la montagne e l’alpinismo. Il regista scelse perciò di narrare la vicenda in modo comprensibile a tutti, scegliendo la strategia dei colpi di scena e alternando, all’inizio della pellicola, alcune sequenze girate in Italia. Italia K2 venne proiettato in prima mondiale a Roma, al cinema Barberini, il 25 marzo 1955. Tra gli spettatori c’erano anche il capo dello Stato, Luigi Einaudi, e le massime autorità civili e militari. Cinque giorni più tardi cominciarono le proiezioni in tutta Italia. Alla fine dello sfruttamento, il film incassò più di 360 milioni di vecchie lire. Il lungometraggio venne tradotto anche in diverse lingue straniere, cosa che gli consentì di fare davvero il giro del mondo.

Chogori. La grande montagna (Chogori. La grande montagna, sabato 16 maggio), di Roberto Condotta, analizza,a distanza di cinquant’anni dalla spedizione nazionale italiana, gli eventi salienti della vicenda del 1954, ripercorrendo con precisione lo svolgimento dell’esperienza pakistana, compresi i fatti accaduti nelle ore che precedettero l’arrivo in vetta e che per decenni hanno costituito argomento di discussione e di polemiche. Accanto a sequenze d’epoca e a immagini più recenti, il documentario allinea una lunga serie di interviste con i protagonisti della spedizione ancora in vita nel 2004 (Achille Compagnoni, Lino Lacedelli, Erich Abram, Pino Gallotti e Ugo Angelino), alternandole con il commento dello storico Roberto Mantovani. Dopo averlo visto con attenzione, Reinhold Messner diede un giudizio lusinghiero sul lungometraggio, giudicandolo il miglior documentario sulla spedizione del 1954.

Masino primo amore è dell’alpinista e cineasta lombardo Adalberto Frigerio: vincitore della Genziana d’Oro al Trento Film Festival nel 1976, racconta il ritorno dell’alpinista Angelo Pizzoccolo (“Bufera”) nel regno del granito, la Val Masino, per far rivivere agli spettatori l’atmosfera delle sue prime arrampicate.

Guardiano di stelle, del regista lecchese Pino Brambilla,già presidente della Commissione Cinematografica del Cai, vede come protagonista Oreste Forno, alpinista con diversi ottomila all’attivo che oggi è un “guardiano di dighe”, lavoro che definisce “il più bello del mondo”.
 

Tutti i titoli in programma saranno disponibili sul canale Youtube del Club alpino in prima visione, a partire dalle ore 21.00 del giorno indicato e fino a trenta minuti dopo la fine del film. Il giorno successivo saranno disponibili in replica a partire dalle ore 17:30, fino a trenta minuti dopo la conclusione. Ogni giorno alle ore 12.30 sui canali social del Cai e su loscarpone.cai.it sarà ricordato il film in programmazione alle ore 21.00 e quello in replica.