L’AVVENTURA DEL GRUPPO CUORE NUOVO EBBE INIZIO DALL’OSPEDALE MORELLI

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L’AVVENTURA DEL GRUPPO CUORE NUOVO EBBE INIZIO DALL’OSPEDALE MORELLI

Gio, 21/12/2017 - 14:51
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In un libro ripercorsi i 30 anni dell'associazione a sostegno dei cardiopatici

Forse non molti sapranno che l’ospedale Morelli di Sondalo nei primi anni ‘80 fu al centro di un esperimento innovativo e rivoluzionario, che contribuì non poco a modificare alcune convinzioni – allora fortemente radicate – circa l’attività fisica dei pazienti cardiopatici, sottoposti a interventi al cuore o in attesa di esserlo. Il teorema allora ricorrente, infatti, era “mai al di sopra degli 800 mt di altitudine” oppure “evitare qualsiasi tipo di sforzo”…Ebbene, grazie a un manipolo di medici, un po’ sognatori e molto scienziati, si poté avviare una sperimentazione clinica in Alta Valle che ebbe risultati sorprendenti e che portò alla costituzione di un’associazione tuttora vitale ed estesa a tutta la Penisola. Giuseppe Occhi, per tutti Beppe, allora primario del reparto di Riabilitazione Cardiologica, fu uno dei fondatori del gruppo “Cuore Nuovo”: raccolte le adesioni di una decina di volontari cardiopatici, si adoperò per studiare gli effetti che l’altitudine e lo sforzo fisico avevano sul loro organo dopo gli interventi chirurgici subiti. Come detto, erano anni in cui le prescrizioni mediche per questi pazienti tendevano al riposo assoluto, ma il progetto “Cuore Nuovo” (da cui prese poi nome l’associazione) ne dimostrò l’infondatezza: le “cavie” di Beppe, infatti, sconfessarono i timori legati all’altitudine e dimostrarono che una controllata attività fisica non pregiudicava il loro stato di salute anzi, lo migliorava grazie agli effetti benefici dello sport sull’umore! I campi da sci di Bormio, Livigno e di Santa Caterina sono stati una vera palestra per questo gruppo: monitorati e assistiti costantemente dal personale sanitario, questi pazienti si lanciavano coraggiosamente sui pendii innevati, consapevoli del fattore di rischio ma orgogliosi di poter dimostrare al mondo le loro abilità fisiche, senza preclusioni per la loro patologia. Oggi, grazie a questi pionieri, molti cardiopatici sono tornati a praticare sport e a fare le vacanze in alta quota e la “Settimana Bianca” è diventata dal 1987 un appuntamento irrinunciabile, cresciuto nel tempo e nei numeri. Anche l’associazione “Cuore Nuovo” ha dispiegato le ali e preso il volo: dalla piccola sede degli inizi presso l’ospedale Morelli, è diventata ora un’organizzazione non profit con sede a Milano, oltre 200 iscritti e una miriade di attività sociali e benefiche, grazie alle quali vengono raccolti fondi per importanti iniziative salvavita.

Non si può sottacere il ruolo svolto in tutto ciò dall’ospedale Morelli e dal suo personale: un altro esempio dell’eccellenza che la struttura ospedaliera valtellinese ha saputo produrre in questi decenni e che merita di essere ricordata, così come la generosità, la professionalità, le premure e la sensibilità prodigate nei confronti dei pazienti, per molti dei quali il Morelli è stato “un gradino al di sopra del Paradiso”.

Chi volesse approfondire la storia del progetto “Cuore Nuovo” può trovarla nella recente pubblicazione “Trent’anni di noi”, corredata da parecchie fotografie sulla storia dell’associazione e dei primi volontari e con tutte le informazioni utili sulle iniziative proposte.

Anna


Per informazioni:

Guido Pisati (Consigliere) – tel: +39 3356044337 – e-mail: [email protected]

Luisa Cattaneo (Presidente) – tel: +39 3488018488 – e-mail: [email protected]

Pinuccia Bondioli (Segretaria) – tel: +39 3495660350 – e-mail: [email protected]

 

 

 

 

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