30 GENNAIO 2013: RIAPERTA UFFICIALMENTE LA PISTA BASSA DELLA VAL POLA
VALDISOTTO – Dopo quasi quattro anni di lavoro, tante discussioni e qualche intoppo da superare, ieri pomeriggio è stata ufficialmente aperta la “nuova” pista bassa della Val Pola. Nuova, perchè nel tratto a valle rispetto alla frana del 1987, è stata completamente rifatta e adattata al nuovo profilo disegnato con la bonifica che ha riportato l’Adda a cielo aperto.I nostri lettori più attenti e fedeli ricorderanno che fu proprio AltaReziaNews a sollevare uno dei problemi legati all’intervento di bonifica ambientale della piana di Sant’Antonio Morignone: senza pista bassa non c’era più il collegamento per i ciclisti tra Alta e media Valtellina (vedi articolo).
La decisione di chiudere i by pass dentro i quali il fiume era stato intubato all’indomani delle calamità è stata presa lo scorso autunno quando le acque dell’Adda sono tornate a scorrere alla luce del sole. Non più nell’alveo precedente, ma in quello nuovo, realizzato attraverso una imponente bonifica sulla quale non pochi hanno manifestato critiche, in particolare per la quantità di risorse impiegate prima e dopo.
Anche la strada avrebbe dovuto essere aperta al traffico lo scorso autunno; ma sono state necessarie ulteriori verifiche prima di dare il via libera definitivo al transito. Ad utilizzare per la prima volta (in deroga) quel tratto di strada furono le squadre delle Bormiadi che partecipavano alla prova di ciclismo. Per altre manifestazioni ciclistiche importanti la strada veniva aperta anche se per larghi tratti si doveva procedere su sterrato.
I disagi sono finiti e la strada bassa è nuovamente percorribile. Il via libera che è arrivato nel pomeriggio di mercoledì 30 gennaio 2013 con una ordinanza di apertura che porta la firma del dirigente del settore Lavori Pubblici, Viabilità e Trasporti della Provincia di Sondrio. Un provvedimento che conferma – come spiega una nota della Provincia – l’ultimazione degli interventi di sistemazione idraulica del versante e del sottostante alveo dell’Adda nell’area interessata dalla frana della Val Pola. Strada percorribile, quindi, fatta salva l’osservazione da parte di tutti gli automobilisti della segnaletica si sicurezza installata lungo il percorso.
Ed i primi a tirare un grosso sospiro di sollievo sono da un lato ciclisti e cicloamatori che da quattro anni sono costretti a tortuose varianti per evitare le gallerie (altrimenti non avrebbero potuto superare il tratto in galleria); ma anche i residenti in zona che con i piccoli mezzi agricoli hanno avuto sempre bisogno di deroghe. Non cambia molto per gli autotrasportatori di materiale infiammabile che continueranno, stavolta senza limitazioni e non su percorso di cantiere, a percorrere la pista bassa della Val Pola.
Cambia molto invece per chi vuole evitare le gallerie e tornare a gustare il paesaggio dell’Alta Valtellina, anche quello che porta ancora i segni delle calamità…
Armando Trabucchi
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