VALTELLINA EXTREME BREVET 2011: IL FASCINO DELLE GRANDI MONTAGNE DEL CICLISMO
Stelvio, Gavia, Mortirolo; ma anche Bernina, Forcola, Foscagno… L’Alta Valtellina ed il grande comprensorio dell’Alta Rezia offrono opportunità più uniche che rare agli appassionati della bicicletta. Soprattutto montagne e salite che hanno fatto la storia (a volte sono state la leggenda) del ciclismo e che continuano ad essere il sogno di tanti appassionati…
Per i cicloturisti – come ha ricordato il comitato organizzatore – l’aspetto più importante da sottolineare è forse quello che nell’affrontare questa prova estrema non devono pensare alla classifica: c’è un tempo massimo di 40 ore che per ciclisti allenati è abbordabile. Soprattutto se riusciranno a distribuire le forze e ad effettuare i giusti momenti di riposo presso il campo sportivo comunale di Bormio, centro nevralgico e logistico della manifestazione.
I numeri, alla fine, sono quelli che decretano il successo o meno di una proposta; ed i numeri confermano che l’idea di Mario Zangrando e della Bormiese (settori ciclismo e manifestazioni in particolare) è vincente. Non fosse stato per un mese di giugno quasi per intero caratterizzato da maltempo sino a tutto il 18 giugno (che era la prima giornata del Valtellina Extreme 2011) la partecipazione sarebbe stata di certo più ampia rispetto ai 100 iscritti ed ai 75 che hanno conseguito da 1 a tre brevetti.
Non ci sono classifiche, non conta il tempo impiegato per portare a compimento la cavalcata cicloamatoriale sui più bei passi alpini. Il programma della randonnèe dell’Alta Valtellina e dell’Alta Rezia proponeva 4 brevetti in altrettante tappe con complessivi 467 km e oltre 12.500 metri di dislivello da superare. Conta la partecipazione, conta il contrassegno sui libretti preparati dall’organizzazione; conta, alla fine, la partecipazione…
Partecipazione che, causa le proibitive condizioni meteo di sabato 18 giugno 2011, ha ridotto da 4 a 3 i brevetti assegnati. Nella prima giornata il brevetto “capriolo delle Alpi” che proponeva il Mortirolo dal versante valtellinese e il Gavia dal versante camuno; annullato il brevetto “stambecco delle Alpi” (sostanzialmente il giro inverso su Gavia e Mortirolo), dopo la neutralizzazione del pomeriggio di sabato 18 giugno con il programma che prevedeva la scalata dello Stelvio da versante di Prato, ovvero il brevetto “cervo delle Alpi”.Brevetto che è stato inserito nel programma 24 ore dopo, a chiudere la seconda giornata della randonnèe ed a chiusura del brevetto “camoscio delle alpi” che ha proposto – domenica mattina – la discesa sino a Tirano per risalire la Val Poschiavo e superare in sequenza Forcola, Eira e Foscagno.
Bilancio più che positivo. Lusinghieri i commenti dei partecipanti che hanno invitato a proseguire su questa strada. Adesso per l’US Bormiese due importanti appuntamenti vanno ad arricchire il calendario: il 10 luglio ci sarà la salita del Gavia (Campionato Italiano dello Scalatore per cicloamatori) e poi la classica Re Stelvio anche quest’anno, il 17 luglio, inserita nel programma del Mapei Day.
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Comunicazione dell’Unione Sportiva Bormiese
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