LA FESTA E LA TRAGEDIA
“Mi raccomando: la festa delle Bormiadi è un’occasione in cui ci si deve divertire… Solo che quando si è in compagnia si tende a strafare, a bere troppo, a voler fare i gradassi. Tu prima di salire in macchina pensaci bene, stai attenta che chi guida non abbia bevuto troppo!”. Così dicevo ieri sera a mia figlia che stava per uscire.
E’ tornata questa mattina alle 5.45. Poco prima ha salutato i suoi amici e si sono divisi su due auto. L’altra è uscita di strada e Andreas Cusini, un ragazzo di 24 anni di Livigno, è morto.
Oggi il tempo era splendido, sono stato con amici a camminare in montagna. Ma la mia testa non c’era: pensavo alla fantastica idea delle Bormiadi, una festa in cui tutta l’Alta Valle si sente coinvolta ed ai nostri giovani, che hanno la fortuna di abitare in posti incantevoli e di poter praticare tanti sport. Pensavo al fatto che per divertirsi di debba uscire alle 22 e tornare alle 6. Pensavo che in Val Cedec non c’erano giovani. Pensavo a mia figlia che piangeva a casa. Pensavo a un ragazzo che non c’è più.
E poi pensavo che non basta vivere in un bel posto. Che noi, gli adulti, i genitori, i parenti, gli amministratori, tutti, dobbiamo sforzarci per trovare i modi per ridurre, se non eliminare, le probabilità che questi giovani finiscano così. Con l’educazione, con le parole, con l’esempio, certo.
Ma anche con i fatti: ad esempio limitando o eliminando l’alcool dopo una certa ora e facendo capire ai nostri ragazzi che ci si può divertire – magari di più – senza alcool e tornando a casa più presto. Ma mi rendo conto che è difficile o, forse, addirittura impossibile farlo localmente.
Una cosa, però, certamente si può fare: in occasioni come la festa di fine Bormiadi si possono organizzare dei trasporti pubblici adeguati, che portino i ragazzi a casa senza pericoli. Cosa che potrebbe, con un po’ più di difficoltà, essere replicata ogni sabato all’uscita dai locali notturni.
Può darsi che esistano altre, migliori, idee. Vi invitiamo a farcele conoscere per mezzo del nostro sondaggio. Cercheremo, nel nostro piccolo, di promuovere le iniziative più votate presso gli Enti competenti.
Per far sì che le nostre feste restino tali e non si trasformino in tragedie.
Renato Fuchs
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