CELEBRAZIONE DEL BICENTENARIO DEL PASSO DELLO STELVIO: COSTITUITO IL COMITATO ISTITUZIONALE
Presidiare le celebrazioni, definire e attuare il programma: due compiti strategici per due distinti comitati, istituzionale e operativo, ciascuno con propri componenti e ruoli. L'appuntamento è con il bicentenario dell'apertura del Passo dello Stelvio, che ricorrerà nel 2025. Una celebrazione lunga un anno intero che coinvolgerà Regione Lombardia, Provincia di Sondrio, Comune di Bormio, Ersaf e Parco Nazionale dello Stelvio, Fondazione Bormio e Anas. Bormio, nel cui territorio ricade per intero la strada dello Stelvio, fino al valico, avrà un ruolo centrale nelle celebrazioni. «Abbiamo ritenuto opportuno - sottolinea il sindaco di Bormio Silvia Cavazzi - coinvolgere enti e operatori in modo trasversale, affinché sia l'allestimento del programma che la sua realizzazione possano contare sulla condivisione e su una pluralità di competenze indispensabili per la buona riuscita della celebrazione del bicentenario dello Stelvio. Come Amministrazione comunale sentiamo nostri la strada e il passo per il legame affettivo, per i benefici economici che ha portato e per l'amicizia con gli abitanti della Val Venosta, e il nostro intento è quello di promuovere eventi realmente rappresentativi di questi 200 anni che hanno profondamente segnato la storia dell'Alta Valtellina. Per coordinare gli eventi abbiamo già avviato un confronto con i Comuni confinanti di Stelvio e Müstair».
Componenti del Comitato istituzionale sono l'assessore Massimo Sertori, per Regione Lombardia, il presidente Davide Menegola, per la Provincia di Sondrio, il sindaco Silvia Cavazzi e l'assessore Paola Romerio Bonazzi, per il Comune di Bormio, il direttore Franco Claretti, per Ersaf e Parco Nazionale dello Stelvio, il presidente Matteo Bonfà, per Fondazione Bormio, il responsabile Struttura territoriale Lombardia Nicola Prisco, per Anas. Agiranno a presidio delle attività e degli eventi relativi al bicentenario dell'apertura del Passo dello Stelvio, mentre a realizzare il programma sarà il Comitato operativo composto dallo staff di collaboratori della Multiservizi Alta Valtellina, dell'Apf Valtellina, della Fondazione Bormio e di Ersaf. Alla Multiservizi, società in house dei Comuni di Bormio, Valdisotto, Valdidentro e Valfurva, è stato affidato il ruolo di coordinamento del Comitato operativo. Quest'ultimo rimane aperto all'ingresso di altri enti che dovessero manifestare la loro disponibilità, in possesso di specifiche competenze, così come di soggetti privati con conoscenze culturali, storiche e artistiche relative al Passo dello Stelvio.
L'anniversario fornirà l'occasione per ripercorrere la storia di una strada esempio di eccellenza dell'ingegneria alpina, di un collegamento che ha unito Valtellina e Val Venosta, aprendo l'Italia al nord Europa. Cinque anni di cantiere per 21 mesi di lavoro effettivi, a causa delle condizioni meteorologiche proibitive durante i rigidi inverni, ma ben 2500 operai specializzati impegnati. Realizzata per iniziativa del governo austriaco, allo scopo di collegare Milano e Vienna, fu progettata dal geniale Carlo Donegani. Per una ventina d'anni ne fu garantita la percorrenza durante tutto l'arco dell'anno, con un servizio di diligenze in estate e con le slitte in inverno. L'introduzione del doppio senso di marcia risale al 1928, con la realizzazione della strada statale dello Stelvio: questa sostanziale modifica così come le altre apportate nel corso dei decenni, in particolare per la sicurezza, non hanno variato l'impostazione originaria del Donegani.
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