LA VIABILITA’ EXTRAURBANA SUL TERRITORIO DI BORMIO
Martedì sera alle 20.30, alla sala congressi di Bormio Terme, primo incontro per dare avvio ad un procedimento partecipativo ed al coinvolgimento dell’intera cittadinanza, associazioni, categorie, enti ed istituzioni relativamente alla tangenziale – anche se è meglio definirla più propriamente bretella – che permetterà di bypassare il centro di Bormio migliorando la qualità della vita di residenti e turisti e la vivibilità turistica ed ambientale della cittadina. A proporlo l’amministrazione comunale di Bormio e Regione Lombardia – Direzione Generale Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile per fare luce e chiarezza su progetti in corso, prospettive di sviluppo, approfondimenti ancora da attuare.
Alla serata, aperta a tutta la popolazione nel rispetto delle normative in materia di contenimento dalla diffusione del coronavirus, interverranno il sindaco di Bormio Silvia Cavazzi e numerosi esponenti del gruppo di maggioranza, alla guida di Bormio da un paio di mesi, unitamente all’ing. Aldo Colombo, direttore della Direzione Generale Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile di regione Lombardia e arch. Susan Saini funzionario della DG Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile di regione Lombardia.
Il tema proposto è quello della "Viabilità extraurbana sul territorio di Bormio", argomento molto caro e sentito da tutti e da anni sui tavoli delle diverse amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida del paese. Perché quello della “tangenzialina” è un progetto datato 2005 e a suo tempo denominato “S.S. 38 variante di Bormio per Santa Caterina Valfurva e Livigno (Lotto 6) – Tangenzialina di Bormio – Lotto B”. Un intervento dall’ampia rilevanza pubblica ma, sinora mai affrontato pubblicamente, protagonista di un iter silenzioso che, attualmente, non ha portato a nulla di concreto. Ed invece, la neo amministrazione – pur non annoverando questo tema tra le sue priorità del programma amministrativo sottoposto all’approvazione dei cittadini attraverso il voto dell’ottobre scorso – si è trovata, suo malgrado, a dover – da subito – approfondire l’intervento oramai da decenni sui tavoli del comune, opera già finanziata da regione Lombardia, con un costo pari a zero per le casse comunali e, oltretutto, già inserita nel piano di governo del territorio.
«Quello che proponiamo alla cittadinanza – ha sottolineato il sindaco Silvia Cavazzi – è un tipo di approccio partecipativo, esplorativo, per conoscere al meglio le necessità, le alternative possibili, eventuali aggiustamenti, individuare le priorità sia in tema di miglioramento dei flussi di traffico che attualmente penalizzano molto il paese, sia per quanto concerne l’ambiente ed il piano urbano del traffico». Un tema sicuramente importante, quello di una bretella lungo la piana dell’Alute, tracciato che «potrà servire – ha sottolineato l’assessore Samanta Antonioli – per decongestionare il traffico in centro, per agevolare il transito da e per la Valfurva ma anche guardando a Piatta, frazione di Valdisotto, ed all’area degli impianti di risalita». «Ci siamo ritrovati – ha specificato l’assessore Emilia Pedranzini – con questa spada di Damocle non richiesta, non nel nostro programma elettorale ma per la quale ci siamo impegnati a coinvolgere tutti nel breve periodo. Fondamentale una partecipazione più ampia possibile per “disegnare” assieme il futuro del nostro paese».
Il Consiglio del Comune di Bormio
Foto: portale cartografico CMAV
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