«DIFENDERE LA BANCA POPOLARE DI SONDRIO È DIFENDERE GLI INTERESSI DELL’INTERA COMUNITÀ»
Sondrio, 24 febbraio 2025
Il Partito democratico della provincia di Sondrio lancia un appello alle istituzioni e alla politica locale. A rischio lo sviluppo socio-economico di un territorio montano e decentrato come il nostro.
«Una Banca di casa che rappresenta da oltre 150 anni uno dei pilastri istituzionali del nostro territorio giocando un ruolo attivo di supporto allo sviluppo economico, culturale e sociale, creando relazioni di fiducia tra personale, soci, clienti e imprenditori, e restituendo valore attraverso iniziative che favoriscono l’economia locale».
La direzione provinciale del Partito democratico della provincia di Sondrio interviene sul risiko bancario in atto che attraverso l’Offerta pubblica di scambio (OPS) lanciata da Bper sulla Banca Popolare di Sondrio punta dritto in Valtellina «rischiando di infliggere un duro colpo allo sviluppo socio-economico locale, già fortemente provato dalle criticità tipiche di un territorio montano e decentrato come il nostro».
«L’economia creditizia è fondamentale per l’attività economica della provincia di Sondrio – sostiene il Pd -, una realtà per cui la Banca Popolare di Sondrio svolge un importante compito di sviluppo, fondamentale per il benessere della comunità. La nostra provincia si caratterizza per una struttura produttiva fondata per lo più su imprese di piccole e piccolissime dimensioni e su produzioni fortemente legate all’identità del suo territorio; dietro queste piccole realtà ci sono imprenditori che vivono di relazioni quotidiane di una “banca di casa” che non opera sulla base di un algoritmo, ma che fa della conoscenza approfondita della persona-imprenditore il punto di partenza. Questo “valore umano” non può e non deve venire a mancare».
La direzione provinciale dem esprime dunque preoccupazione per questa OPS non concordata che, se dovesse andare in porto, potrebbe causare un ulteriore indebolimento del tessuto socio economico valtellinese. «Stiamo parlando del rischio reale per i posti di lavoro dei dipendenti dell’istituto di credito - sostiene il Pd - e anche della ripercussione sull’indotto che ruota intorno alla stessa banca».
«Difendere la Banca Popolare di Sondrio – conclude la nota -, oggi non vuol dire difendere solo un istituto di credito, ma anche e soprattutto gli interessi di tutti i valtellinesi e valchiavennaschi che subirebbero le conseguenze di uno “spostamento” della governance. Ed è per questo che occorre una forte sinergia istituzionale e politica, che vada oltre le appartenenze, per riconoscere e salvaguardare la centralità della Popolare e del suo ruolo di banca di comunità».
La Segreteria Organizzativa
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