Eppure le margherite sono uguali. Ricordi di Campocologno all’epoca del boom
Presso la Sala frazionale di Campocologno, la Pgi Valposchiavo presenta venerdì 22 novembre alle ore 17.00 una novità editoriale di indubbio interesse, “Eppure le margherite sono uguali” di Loreta Godenzi, poschiavina di nascita, ma canculugnina d’adozione.
Si tratta di un libro di ricordi dove l’autrice, che è al tempo stesso la protagonista, restituisce un interessante quadro di Campocologno nel periodo in cui la piccola frazione con i suoi 300 abitanti, entrava a grandi passi nella modernità del secondo dopoguerra, assumendo quel ruolo di incontestabile “porta verso l’Italia” che Campocologno da sempre rappresenta e che l’ha vista protagonista negli anni del boom economico e del contrabbando. Con uno stile semplice, ma particolarmente curato ed elegante, l’autrice dipinge un quadro in bianco e nero - con alcune lievi pennellate di colore, quali delicate margherite nei prati - del paese e della sua gente, scorci dell’abitato e personaggi tracciati sullo sfondo delle loro vicende. Loreta Godenzi torna così a dar voce ad alcuni personaggi che paiono dimenticati, il parroco, il maestro, il doganiere, il contrabbandiere, l’operaio, l’ostessa, la bottegaia, guardandoli con lo sguardo della ragazzina che fu e al tempo stesso con l’occhio adulto, talvolta ironico, ma sempre rispettoso, della donna di oggi. E così lo sguardo della giovane adolescente protagonista si sofferma a volte stupito, a volte incredulo, di fronte alla mentalità del tempo, ai suoi giovani occhi ritenuta a tratti antiquata e rigida, e caparbiamente si lancia verso il sogno giovanile della modernità, della curiosità verso il nuovo, dell’apertura verso gli altri, dell’interesse e dell’attrazione verso l’oltrefrontiera, quel piacere nei confronti della cultura italiana che non l’abbandonerà mai. Il dialogo interiore della protagonista e dei suoi sogni adolescenziali, si confronta quotidianamente con la concretezza, a volte ruvida, a tratti, a suo parere, inaccettabile di una realtà locale che ancora vorrebbe separare e discriminare tra popoli e culture, mentre il pensiero libero e puro della ragazza si conclude con una visione di spiazzante semplicità.
Lasciamo al lettore il piacere di scoprirla.
LORETA GODENZI
Nata a Poschiavo nel 1953, ma cresciuta a Campocologno, Loreta Godenzi ha trascorso buona parte della sua vita professionale oltralpe e, da pensionata ha voluto tornare a Poschiavo dove tutt’oggi vive. Questa scelta è definita da lei stessa “un ritorno alle origini sia per poter parlare la mia lingua, sia per poter vivere la cultura italiana”. Loreta Godenzi non è alla sua prima esperienza editoriale, avendo già pubblicato alcune poesie sui Quaderni Grigionitaliani (gennaio 1989 e aprile 1990), con una recensione di Massimo Lardi che già in quegli anni definì lo stile di Loreta sorprendente “per le immagini e le strutture autenticamente poetiche”.
“Eppure le mergherite sono uguali”
di Loreta Godenzi
Venerdì 22 novembre, ore 17.00, Sala frazionale Campocologno.
Ingresso libero
Per il sostegno si ringraziano Promozione della Cultura Cantone dei Grigioni, Comune di Brusio, Banca Raiffeisen.
Per informazioni: [email protected] - www.pgi.ch - +41 (0)81 834 63 17
Saveria Masa
Operatrice culturale
Pro Grigioni Italiano
Centro regionale Valposchiavo
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