Diario di un ritorno: il teatro del Parco sale in quota
“Diario di un ritorno”, una riflessione teatrale sulla complessità generata oggi dalla presenza del
lupo nelle comunità montane, quest’estate apre il sipario il 28 agosto al Rifugio Valmalza (Ponte
di Legno) e il 29 agosto al Rifugio V Alpini (Valfurva, Bormio).
“Diario di un ritorno” è la rappresentazione di un dramma sociale che ha luogo nella comunità
dell’Alta Valtellina e che affronta, tramite il teatro, le implicazioni legate al ritorno del lupo.
La ricomparsa del grande predatore è un fenomeno che produce effetti a cascata, che vanno ben
oltre lo specifico contesto ambientale e che comportano ripercussioni, fortemente emotive, anche
sul territorio e sulla comunità.
La “questione lupo” è di complicata gestione e molto divisiva perché intrisa di fattori culturali, di
suggestioni popolari, condizionata da interessi particolari, nonché dalla paura del cambiamento;
aspetti che nel loro insieme attivano, sulle parti direttamente coinvolte, un istintivo
comportamento difensivo, spesso causa di posizioni radicali, di profondi disaccordi e
disgregazione sociale.
La rappresentazione vuole mettere al servizio dell’intera comunità un’esperienza di autocoscienza
e di riflessione sulle complesse dinamiche innescate dal ritorno del lupo con lo scopo di
trasformarle in un’opportunità di ascolto, di mediazione, di compromesso sociale e infine di
cooperazione verso una soluzione partecipata da cui possa scaturire una rinnovata e più profonda
coesione sociale.
“Diario di un ritorno” trasmette l’immagine di una società sfaccettata, contraddistinta dai
molteplici modi di vivere e di vedere il ritorno del lupo. Una fotografia d’insieme, inclusiva delle
differenti istanze e visioni intercettate a livello locale durante il lavoro d’indagine svolto dal regista
e il suo team e che ha generato gli spunti e i contenuti per la rappresentazione. La
rappresentazione vuole essere un fermoimmagine, svincolato da giudizi di parte, da posizioni
fondamentaliste, da tentativi volontari o meno di manipolare la realtà a favore di qualunque
posizione particolare.
“Diario di un ritorno” nasce da un progetto di Teatro Sociale voluto da ERSAF - Direzione Parco
dello Stelvio finalizzato alla promozione e sperimentazione di sistemi alternativi di confronto e
mediazione comunitaria, utili per affrontare argomenti di pubblico interesse con metodi analitici e
costruttivi.
«Per noi è importante che Rifugi iconici come il V Alpini e il Valmalza, che rappresentano la realtà
d’alta quota del nostro territorio, vogliano proporre ai propri ospiti la discussione su tematiche
ambientali come quella del lupo» spiega Franco Claretti, Direttore del settore lombardo del Parco
Nazionale dello Stelvio «quella con i rifugi è una collaborazione fondamentale per condividere
con chi frequenta la montagna le principali emergenze di conservazione e le relative implicazioni
sociali».
«Sono onorata di ospitare un evento di tale importanza», spiega Elena Marinoni gestore del
Rifugio V Alpini, «questa iniziativa rappresenta un'occasione unica per unire arte, natura e
consapevolezza ambientale; Diario di un Ritorno offrirà un’esperienza indimenticabile, dove il
potere evocativo del teatro incontrerà la maestosità delle montagne del gruppo Ortles Cevedale,
promuovendo una maggiore comprensione e rispetto per la fauna selvatica e il suo ruolo
nell'ecosistema».
Il progetto di Teatro Sociale è stato curato dal regista Andrea Meloni, coadiuvato dall’educatrice
“outdoor” Verena Eva Knaup, in collaborazione con diversi esperti e collaboratori del Parco
Nazionale dello Stelvio - settore Lombardia. In scena, assieme ai curatori del progetto, ci saranno
quattro attrici dilettanti del territorio.
Anna Sustersic
Comunicazione Scientifica Parco Nazionale dello Stelvio
Per info:
Rifugio V Alpini: [email protected]
Rifugio Valmalza: [email protected]
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