Stamattina premiazioni e convegno finale del Grande Viaggio Alpino di Coppa delle Alpi 2024
Dopo aver percorso l’intera macroregione alpina da Est a Ovest, stamattina si svolgerà l’ultimo atto del Grande Viaggio Alpino, ovvero il Convegno finale. L’appuntamento è al Centro Congressi di Courmayeur alle 9:30. Dopo aver premiato i primi tre equipaggi classificati alla Coppa delle Alpi, ovvero Stefano Ginesi e Susanna Rohr con la Fiat 508 S Balilla Coppa D del 1934, i belgi Michel Decremer e Marie Mertens con la loro Aston Martin Db2 del 1951 e Sergio Carrara e Walter Consoli con una Jaguar XK 120 Ots del 1953; alle 10:00 avrà inizio il convegno.
L’ultimo atto del Grande Viaggio Alpino mira a restituire il senso dell’itinerario tematico delle tappe sede di talk, mixando buone pratiche locali a testimonianza diretta dai territori, esperti locali e non locali che hanno preso parte al Grande Viaggio Alpino e che condivideranno alcune riflessioni sul senso dell’itinerario, sulle prospettive di sviluppo che si aprono per i territori alpini, sul senso dell’idea di piattaforma alpina e sul rapporto tra terre alte e terre basse pedemontane, tra dimensione rurale e urbana.
I 30 equipaggi in gara hanno fatto l’ultimo blocco di Prove Cronometrate a Courmayeur nel pomeriggio di ieri, dopodiché hanno sfilato in via eccezionale nel centro pedonale della cittadina, chiudendo degnamente una cavalcata di 5 tappe fra i passi alpini.
Nel corso della serata sono intervenuti Giuseppe Argirò, Ad del Gruppo CVA; e Jean Pierre Fosson, Segretario Generale della Fondazione Montagna Sicura.
Argirò: “Attraversare l’arco alpino con queste auto meravigliose è un modo per scoprire i territori, perché i territori di montagna vanno vissuti. Era necessario creare un’attenzione per questi territori e per le problematiche che stanno affrontando. Sulle nostre montagne un equilibrio si sta modificando. (…) CVA è un unicum in Italia, produciamo energia 100% green da fonti idroelettriche, eoliche e fotovoltaiche, e siamo totalmente pubblici, controllati dalla Regione Valle d’Aosta”
Fosson: “Ci occupiamo di sostenibilità, di formazione, e monitoriamo i ghiacciai valdostani, che ci sorprendono per la rapidità con cui cambiano. Parlare di cambiamento climatico non è facile perché è stato politicizzato, e non c’è niente di più scorretto. Dobbiamo lavorare tantissimo sull’aspetto della coscienza e della formazione dei giovani.”
Ufficio Stampa
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