L’OPERA LIRICA IN FORMA DI CONCERTO: “PERLA” DELLA 61^ STAGIONE
Quello di venerdì 16 febbraio sarà un evento memorabile nelle Stagioni della Vivaldi/Amici della Musica: l’esecuzione in forma di concerto, cioè senza scene e costumi, dell’opera lirica. L’arguta scelta del direttore artistico Lorenzo Passerini è caduta su I pescatori di perle (Les pêcheurs de perles, 1863) di Georges Bizet, autore della celeberrima Carmen, in una lettura che sicuramente si rivelerà appagante e vincente.
La storia, che si potrà seguire in diretta con i sovratitoli in francese e italiano, è ambientata in una recondita regione di Ceylon e racconta di Nadir, pescatore di perle, che rinnova il suo giuramento di amicizia a Zurga, capo del villaggio. Per la cultura di quei popoli si tratta di un patto persino più forte dell’amore. La promessa, però, viene meno quando la sacerdotessa Leïla, in procinto di consacrarsi a Brahma, riconosce in Nadir l’amore della sua vita: il ricongiungimento dei due giovani suscita a questo punto l’ira di Zurga, che li condanna al supplizio. Ma il sentimento di amicizia che Zurga nutre per Nadir, alla fine, prevale e i due innamorati possono allontanarsi insieme.
Accanto all’Orchestra Antonio Vivaldi, si esibirà il Coro dell’Opera di Parma diretto da Massimo Fiocchi Malaspina, con uno straordinario cast di cantanti: Bianca Tognocchi soprano, Oreste Cosimo, tenore (reduce da un acclamato Rodolfo in Bohème a Torre del Lago), Insik Choi, baritono, e il basso Alberto Rota.
I pescatori, opera dolcemente sofisticata, è il primo capolavoro di un Bizet non ancora venticinquenne, ma già in grado di padroneggiare una tecnica di orchestrazione elaborata e originale. L’opera affascina e coinvolge per la vicenda narrata, che pur essendo una comune love story si caratterizza per “ingredienti” intensi come il turbamento, la passione, la gelosia. L’esotismo musicale tanto amato dai romantici soprattutto francesi è evidente nel colore della musica che disegna e alimenta efficaci atmosfere. La forma di concerto è un’ottima occasione per ascoltare l‘opera da una prospettiva diversa, alternativa, dove protagonista assoluta è la musica in un magico amalgama di sonorità strumentali e vocali.
Sul sito www.orchestravivaldi.org è già disponibile, per la lettura o la stampa, il libretto dell’opera in entrambe le lingue.
Da ricordare che il direttore Lorenzo Passerini, dopo questa attesa première al Sociale di Sondrio, sarà nei prossimi mesi impegnato nei maggiori teatri in Francia, Canada, Texas e Germania, oltre che al Teatro di San Carlo di Napoli in un nuovo allestimento della belliniana Norma e al suo debutto al Festival Rossini di Pesaro in tutte le quattro recite del titolo rossiniano più rappresentativo: “Il barbiere di Siviglia”.
Irene Valentini
Staff Comunicazione OAV
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