“Come intende risolvere Regione Lombardia la questione del rinnovo delle concessioni idroelettriche scadute ormai da 13 anni e del recupero di quasi 100 milioni di euro che i concessionari devono ancora versare nelle casse regionali e che poi devono essere riattribuite ai territori di competenza?” lo ha chiesto questa mattina in aula, durante il question time, il consigliere regionale del Pd Jacopo Scandella, riportando all’attenzione della giunta lombarda “un tema fondamentale, soprattutto per i territori montani che ospitano le centrali, ma anche per la stessa Regione che incassa una quota di queste risorse”.

“Le prime concessioni sono scadute nel 2010, siamo arrivati a 18, e intanto si è accumulato un arretrato importante di risorse che i concessionari devono alla Regione: parliamo, per il solo periodo che va dal 2010 al 2019, di circa 25 milioni di euro per la prosecuzione temporanea delle concessioni scadute, e di altri 75 per la monetizzazione dell'energia elettrica dovuta ai territori tra 2021, 2022 e 2023 – spiega Scandella -. Eppure, la situazione non si sblocca: né la Regione indice le gare, né si procede con nuovi accordi che portino più soldi, più investimenti nella sicurezza e più lavoro".

“Massimo Sertori ha voluto rassicurarci sull’impegno della giunta e dell’assessorato – dice Scandella, dopo la risposta ricevuta dall’assessore regionale agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica – ma bisogna farsi valere su tutti i fronti - anche verso il governo nazionale che è spaccato su questo tema tra Lega e Fratelli d'Italia - e muoversi rapidamente per ottenere finalmente quel risultato che i territori aspettano da troppo tempo".

Milano, 7 novembre 2023

Elena La Mura
Ufficio stampa PartitoDemocratico

Consiglio regionale della Lombardia